Il+deputato+Cabras%3A+%C2%ABOra+l%26%238217%3BItalia+dia+asilo+a+Julian+Assange%C2%BB
thewisemagazineit
/2021/09/04/deputato-cabras-italia-dia-asilo-julian-assange/amp/
Economia

Il deputato Cabras: «Ora l’Italia dia asilo a Julian Assange»

Published by
Lorenzo Tecleme

Poche settimane fa l’Alta Corte del Regno Unito ha amesso nuovi argomenti nel dibattimento per l’estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti. Una prima vittoria per Washington, che da anni insegue il giornalista australiano colpevole di aver reso pubblici documenti secretati che provano i crimini di guerra della Nato in Iraq e Afghanistan.

La vicenda processuale di Assange è lunga e complessa – l’avevamo ricostruita in questo articolo di quasi un anno fa – ed è tornata d’attualità nel nostro Paese dopo il servizio della trasmissione Rai Presa Diretta e l’uscita del libro Potere Segreto, scritto da una delle collaboratrici italiane di Assange stesso.

L’Alternativa C’è, un gruppo di parlamentari fuorisciti dal Movimento 5 Stelle, ha presentato alla Camera una mozione per il riconoscimento dello status di rifugiato politico al fondatore di Wikileaks. Primo firmatario è il deputato Pino Cabras, che ai nostri microfoni ha spiegato le ragioni della sua proposta.

Leggi anche: Che fine ha fatto Julian Assange?.

Onorevole, perché l’Italia dovrebbe riconoscere a Julian Assange lo status di rifugiato politico?

«Perché Assange ha rappresentato per l’Occidente l’occasione di rimediare almeno in parte ad alcuni suoi errori storici. Un’occasione che le classi dirigenti hanno sprecato, scegliendo di perseverare e impelagandosi in avventure disastrose come la guerra afghana, di cui oggi vediamo la disastrosa conclusione.

La voce di Assange è stata un’elemento fondante della critica alle aberrazioni del potere di questi anni. Lasciarlo languire in carcere è la negazione di tutti quei valori che ogni giorni diciamo di rispettare.

Nel concreto, poi, questa mozione serve a dare una possibilità in più alla soppravvivenza di Assange. Come ha detto Nils Melzer, l’inviato speciale Onu per la tortura, tutto fa pensare che Assange sia soggetto a tortura psicologica».

E l’Italia che strumenti avrebbe per aiutare Assange?

«L’approvazione di questa mozione – e ancora di più un’azione conseguente del governo – avrebbe un valore politico enorme. Se un Paese del G7 affermasse con forza i diritti di Assange si riaprirebbe un dibattito ora dominato giuridicamente dalle pressioni statunitensi. Non dimentichiamo che negli States lui rischia fino a centosettantacinque anni di carcere».

Leggi anche: Perché l’Afghanistan è caduto in mano ai talebani.

Dall’altro lato della barricata però dicono che Assange sia una spia, non un giornalista, e come tale non meriti protezione umanitaria.

«Le rispondo con una frase del celebre giornalista argentino Horacio Verbitsk: “Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda”.

Assange da questo prospettiva è stato un’eccellente giornalista. Ha usato le tecniche proprie di questa epoca – internet in primis – ma questo nulla toglie all’importanza del suo operato».

Avete avuto feedback dalle altre forze politiche? I vostri ex compagni 5 Stelle, ad esempio, sono storicamente vicini alla causa di Assange.

«Pochi a dire il vero. Sicuramente registriamo l’esplicità contrarietà di Forza Italia, che già si è espressa sul tema.

Per il resto vediamo forte imbarazzo. Il Movimento 5 Stelle è in difficoltà, e lo stesso vale per il PD, che sul tema è spaccato: la componente renziana non ne vuole sapere, mentre altri sentono l’imbarazzo rispetto ai valori declamati – addirittura un senatore democratico ha organizzato un’iniziativa pro-Assange.

L’unico strumento che rimane loro è quello di calciare la palla in tribuna, rimandando in continuazione la data della discussione».

Leggi anche: «Draghi incarna ciò che abbiamo sempre combattuto»: parla l’ex 5 stelle Giuliodori.

Quindi ancora non sapete quando l’aula si esprimerà sulla mozione?

«No. Per la calendarizzazione serve un appoggio nella conferenza dei capigruppo dove noi de L’Alternativa C’è, ancora, non siamo rappresentati. Ma contiamo di raggiungere presto i venti membri necessari per essere riconosciuti come gruppo».

Pensa che Assange possa davvero ancora sperare nell’essere liberato?

«Difficile risponderle. In questi casi contano i rapporti di forza, e chiaramente questi sono sbilanciati nei confronti dell’establishment statunitense. Assange ha toccato un nucleo cesarista, imperiale, del potere Usa, e fosse per la loro classe dirigente non avrebbe alcuna speranza.

Ma anche gli Stati Uniti a volte perdono – lo abbiamo visto – e dobbiamo impegnarci per questo».

Published by
Lorenzo Tecleme

Recent Posts

  • Tech&Games

Whatsapp, il trucco definitivo per trasformare gli audio in testo scritto senza doverli ascoltare

Whatsapp, con questo metodo potrai trasformare i tuoi vocali in testo e leggerli, invece di…

1 mese ago
  • Tech&Games

YouTube ha copiato così tanto TikTok che ora succede il contrario: la novità per diventare virali sul social

TikTok ha deciso di introdurre un'importante novità ripresa da YouTube. Un cambio di rotta per…

1 mese ago
  • Tech&Games

Rendi il tuo iPhone più veloce in pochi secondi: fallo e noterai una differenza abissale

Scopri come rendere il tuo iPhone più veloce in pochi secondi. Con poche e semplici…

1 mese ago
  • Economia

Pensione di reversibilità anche ai nipoti, sono in molti a non conoscere questa possibilità

Scopri come i nipoti possono accedere alla pensione di reversibilità e massimizzare i benefici previdenziali,…

1 mese ago
  • Tech&Games

Digitale Terrestre, attenzione a questa sigla: rischi di non vedere più nulla

Il passaggio al DVB-T2 è un'evoluzione inevitabile del digitale terrestre che richiede però un'attenta preparazione…

1 mese ago
  • Curiosità

Oroscopo, cambio radicale ad aprile: 3 segni in pieno boom economico, un altro invece se la passa malissimo

L’oroscopo di aprile prevede un cambio radicale: 3 segni vivranno un boom economico mentre uno…

1 mese ago