In pensione a 56 anni anche da subito ma non è per tutti: i requisiti sono stringenti

Incredibile ma vero: molti potranno andare in pensione a soli 56 anni. Tuttavia bisogna soddisfare specifici requisiti.

Non tutti lo sanno ma c’è un modo per andare in pensione a soli 56 anni e con pochissimi contributi. In questo articolo vi spieghiamo cosa bisogna fare.

Pensione a 56 anni
C’è un modo per andare in pensione a 56 anni/ Thewisemagazine.it

L’età pensionabile in Italia è stata portata a 67 anni dalla legge Fornero entrata in vigore nel 2011. Pertanto, a partire dal 2011, per smettere di lavorare è necessario aver raggiunto la soglia di anzianità che cambia in base al calcolo delle aspettative di vita. Non solo: la legge Fornero ha stabilito che, per poter andare in pensione a 67 anni, è necessario soddisfare altri due requisiti:

  • avere almeno 20 anni di contributi;
  • aver maturato un assegno previdenziale pari almeno a 1,5 volte l’importo dell’Assegno sociale. L’importo di quest’ultimo cambia ogni anno poiché è soggetto a rivalutazione.

Pertanto se una persona non raggiunge un importo sufficiente non potrà andare in pensione nemmeno a 67 anni ma dovrà continuare a lavorare almeno fino a 71. Non è certo una bella prospettiva dover lavorare oltre i 70 anni. Non tutti lo sanno ma c’è un modo per andare in pensione addirittura ad appena 56 anni, cioè con 11 anni di anticipo rispetto alla legge Fornero.

Pensione a 56 anni: ecco come fare

Come anticipato c’è una strada poco conosciuta che consente di smettere di lavorare con largo anticipo rispetto a quanto stabilito dalla legge Fornero. Tuttavia i requisiti sono molto stringenti.

Come andare in pensione a 56 anni
Requisiti per andare in pensione a 56 anni/ Thewisemagazine.it

Le misure di prepensionamento, nel nostro Paese, sicuramente non mancano. Tuttavia, difficilmente, una persona riesce ad andare in pensione prima dei 60 anni. Con Quota 103, ad esempio, si può smettere di lavorare a 62 anni con 41 di contributi; Ape sociale prevede il pensionamento a 63 anni con un requisito contributivo che oscilla tra i 30 anni e i 36 a seconda della categoria lavorativa. Anche con Opzione donna non si può smettere di lavorare prima dei 60 anni. Ci sono poi misure di prepensionamento che non tengono conto dell’età anagrafica ma solo dei contributi come Quota 41 oppure la pensione anticipata ordinaria. Ma in entrambi i casi è necessario aver maturato un numero di contributi altissimo e, anche avendo iniziato a lavorare a 18 anni, si potrà smettere di timbrare il cartellino solo a 59-60.

Eppure c’è una misura di pensione anticipata che consente di uscire dal lavoro a soli 56 anni. Si tratta della pensione di invalidità anticipata. Questa opzione si rivolge, però, solo ai lavoratori con invalidità pari o superiore all’80%. E – da notare- non basta la semplice invalidità civile riconosciuta dalla commissione Asl e dall’Inps: è necessario che un lavoratore venga ritenuto non più in grado di svolgere la sua mansione specifica nè nessun altra mansione che rientri tra le sue competenze.

Soddisfatto il requisito dell’invalidità, se si hanno almeno 20 anni di contributi, una donna potrà andare in pensione a soli 56 anni mentre un uomo dovrà aspettare fino a 61. Se, però, l’invalidità riguarda la vista allora l’età pensionabile si abbassa a 56 per gli uomini e 51 per le donne. Sempre con un requisito contributivo minimo di 20 anni.

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