Trasferimento lavoro con legge 104: se non sono in graduatoria posso ottenerlo?

La legge 104 garantisce numerosi vantaggi in ambito lavorativo: ecco cosa è previsto sul tema del trasferimento 

Coloro che hanno un parente o uno dei propri cari che usufruisce della Legge 104, possono richiedere il trasferimento per motivi di lavoro per continuare a seguire la persona interessata? Per quanto questo quesito possa sembrare complicato, in realtà la risposta è più semplice di quanto si possa pensare. Bisogna ovviamente rispettare determinati requisiti, affinché tutto proceda senza intoppi.

Legge 104 e posto di lavoro: cosa prevede sul trasferimento
Legge 104 e posto di lavoro: cosa prevede sul trasferimento (Thewisemagazine.it)

Di base coloro che assistono una persona disabile hanno carta bianca a livello lavorativo, ma non sempre è tutto così scorrevole come sembra. Bisogna ovviamente specificare che questo trasferimento deve avere anche una motivazione ben precisa. Se infatti ci sono delle motivazioni improrogabili e di “reale” carattere d’urgenza, allora il trasferimento potrà essere attuato.

Diversamente il lavoratore dovrà continuare ad esercitare la sua professione nel luogo in cui si trova la momento. La decisione su cosa sia valido e cosa invece no, non è di competenza del datore di lavoro. Sarà infatti il giudice ad occuparsene, e ad appurare se ciò può essere messo in pratica oppure no.

Legge 104, cosa succede a chi non è in graduatoria?

La legge 104 per coloro che non sono in graduatoria appare piuttosto chiara. Banalmente, chi non rientra nell’apposita graduatoria potrà comunque scegliere il trasferimento nella sede più vicina al domicilio del familiare. Ammesso ovviamente che la situazione lo permetta.

Legge 104 e posto di lavoro: cosa prevede sul trasferimento
Legge 104 e posto di lavoro: cosa prevede sul trasferimento – thewiesemagazine.it

Questo non è affatto un diritto che il datore di lavoro deve rispettare senza se e senza ma. Anzi, l’opposizione può arrivare eccome. Ma anche per queste azioni ci devono essere delle motivazioni ben precise. Diversamente sarà molto difficile che il giudice si schieri a favore del titolare di impresa.

Se il trasferimento del lavoratore può rappresentare dunque un problema, o peggio ancora causare danni economici all’attività aziendale, allora la decisione finale dovrà essere valutata con molta attenzione prima di prendere la decisione finale. La dimostrazione di tale svantaggio deve essere effettiva, comprovata dunque da dati e numeri riportati nero su bianco.

In definitiva, la Legge 104 permette il trasferimento del lavoratore nel caso dimostri di averne davvero bisogno e diventa molto difficile per il datore di lavoro trovare il modo di opporsi alla richiesta, se supportata da motivi ben precisi e legati alla condizione di disabilità del richiedente o della persona accudita dal richiedente.

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