La dispersione scolastica affligge ancora l’Italia. Ma ci sono delle sanzioni molto pesanti per i genitori inadempienti verso i figli.
L’educazione è senza dubbio l’elemento fondante di una società . Questo perché, come è noto, esso è cruciale per la formazione dei nostri figli che ogni giorno si recano nelle scuole per affrontare lezioni ed esami. Purtroppo però in Italia il fenomeno della dispersione o abbandono scolastico non è mai stato risolto definitivamente e negli ultimi tempi ha ripreso a cresce.
L’obbligo scolastico un Italia va dai 6 ai 16 anni, e nel caso in cui non venga rispettato a risponderne sono i genitori del minore o i suoi tutori legali. Naturalmente, non tutti i casi sono uguali e bisogna sempre verificare quali siano le ragioni che determinano l’assenza da scuola. Una sicuramente ineccepibile è la malattia, che se comunicata con i giusti criteri, può determinare un’assenza giustificata che non dovrebbe comportare alcuna sanzione per i genitori.
Al contrario, invece, se non ci sono giustificazioni valide, allora, oltre alle conseguenze sul piano educativo e formativo del minore, ci possono essere conseguenze di natura legale per i genitori o per chi detiene la tutela del ragazzo. Ecco cosa dice la legge.
Come detto la dispersione scolastica in Italia è un problema che rimane tutt’oggi irrisolto e che anzi, negli ultimi anni ha visto una sua recrudescenza. Sono sempre di più i casi in cui i genitori decidono di non mandare i figli a scuola o che comunque non intervengono quando i minori cominciano a non frequentarla.
In questi casi, a carico dei genitori la legge prevede sanzioni di carattere economico. Inoltre potrebbero essere condannati a svolgere lavori socialmente utili a beneficio della comunitĂ in cui vivono. Ma le sanzioni piĂą gravi possono essere ancora piĂą gravi.
Nei casi limite il giudice può addirittura decidere per la revoca della custodia legale dello stesso minore. Poi c’è una penalizzazione sul piano economico qualora il ragazzo chieda in futuro borse di studio oppure contributi pubblici. Il caso peggiore ovviamente è quando l’inadempienza diventa costante e recidiva. In questo caso i genitori o tutori legali possono subire sanzioni anche di carattere penale.
Insomma, la legge prevede provvedimenti severi per i genitori che non si occupano dell’educazione scolastica dei loro figli, ma purtroppo la legge da sola non basta. Il problema è legato alla povertà e al degrado a cui è costretta un fetta della società italiana, ragion per cui servirebbero nuove e mirate politiche sociali.
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