I Buoni Fruttiferi Postali sono gli strumenti di risparmio preferiti da milioni di italiani. Cosa accade in caso di morte dell’intestatario?
Per tutelare il proprio denaro tante famiglie scelgono di investire in un Buono Fruttifero di Poste Italiane perché garantito dallo Stato Italiano. Quali sono le direttive da conoscere in caso di successione?
I Buoni Fruttiferi sono beni assimilati a titoli di Stato e sono esenti dall’imposta di successione. Non sempre possono, però, rientrare nella successione ma andiamo per gradi. In Italia su tutto il territorio nazionale il numero totale dei Buoni supera quota 50 milioni. Significa che le famiglie continuano ad essere attratte da questo strumento che permette di tutelare i risparmi e di farli crescere nel tempo. L’investimento sicuro è ciò che i piccoli risparmiatori cercano e il Buono Fruttifero è perfetto per evitare rischi.
In più gode della tassazione agevolata al 12,50%, si può acquistare velocemente e facilmente e ci sono tanti prodotti tra cui scegliere quello più in linea con le proprie esigenze. I rendimenti non sono certo altissimi ma permettono comunque guadagni interessanti soprattutto investendo nel lungo termine. Cosa succede, però, in caso di morte del titolare? E se ci fossero cointestatari?
Come accennato i Buoni Fruttiferi sono esenti dall’imposta di successione e non occorre nemmeno inserirli in successione. L’Agenzia delle Entrate non è interessata allo strumento proprio perché non soggetto ad imposta. Eppure le ultime indicazioni da parte dell’AdE suggeriscono di mettere i Buoni comunque in successione indicando chiaramente la quota appartenente al defunto.
Inoltre, in allegato alla successione bisognerà aggiungere anche la fotocopia dei Buoni ereditati. La scelta rimane del cittadino tranne in un caso in cui vi è l’obbligo di portare il Buono nella successione. Parliamo dei Buoni dematerializzati e riportati da Poste Italiane nella dichiarazione di consistenza. In questo caso l’erede dovrà inserire per forza il Buono in successione. Cosa accade in caso di cointestazione del prodotto?
Se vige la pari facoltà di rimborso, ogni cointestatario ha il diritto di riscuotere il Buono anche in caso di decesso dell’altro cointestatario. Basterà recarsi in Posta e fare domanda di rimborso senza dover presentare consensi di terzi. L’importante è che il Buono Fruttifero abbia la clausola pari facoltà di recesso. Il cointestatario al pari degli eredi potrà ottenere il capitale più gli interessi. Se la clausola dovesse mancare i soldi si potrebbero ritirare solo se gli eredi del deceduto non contesteranno l’atto.
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