Un’importante novità sulle bollette: questo 2024 rivaluta i conti: si pagherà una bolletta in meno all’anno per legge.
In questi ultimi anni abbiamo vissuto un esagerato aumento dei costi in bolletta, sia per quanto riguarda le linee telefoniche che per gas e luce. Il problema alla radice partiva da un aumento eccessivo della percentuale inflazionistica, seguito dal relativo aumento dei tassi d’interesse della BCE.
Il carovita ha eroso gran parte dei risparmi delle famiglie italiane, nonostante questo 2024 sia una situazione già diversa rispetto a quella dell’anno scorso. Questo perché i tassi d’interesse saranno destinati a scendere e l’inflazione anche. A ogni modo ci si ritrova comunque nell’epoca più cara della storia italiana. Alta è l’esasperazione delle famiglie anche riguardo le bollette telefoniche. I contratti di queste ultime si basavano su pagamenti relativi alle 4 settimane, e non mensili, nel senso che il cliente si ritrovava a pagare una sorta di tredicesima, ricavata dalla cadenza di 28 giorni invece che di 30.
Questa trovata delle compagnie telefoniche è stata giustificata dal fatto che in questo modo avevano potuto avere un lieve rialzo per sostenere i costi, ma dal momento che sui contratti è stata applicata la nuova formula attraverso la quale si sarebbe aumentato il prezzo dell’offerta in base all’andamento dell’inflazione, i consumatori hanno iniziato ad informarsi di più.
La tutela ai consumatori ha preso in considerazione le lamentele, portando in tribunale il problema. Secondo il verdetto del giudice, far pagare i consumatori ogni 28 giorni è una sorta di escamotage per fargli pagare di più, una pratica scorretta che dovrà rientrare.
In tal senso non si dovranno ridurre le tariffe, che invece possono avere un prezzo finale qualsiasi, considerando che le compagnie sono privati che si sfidano su un mercato libero, ma non potranno rimanere pagamenti a 28 giorni, bensì dovranno essere mensili, come negli anni precedenti, in modo da non confondere il cliente con il tredicesimo pagamento annuale.
Da questo momento in poi, quindi, non solo si potrà richiedere un rimborso per la pratica scorretta, ma non si sarà più tenuti a pagare l’ultima bolletta perché la compagnia sarà obbligata a tornare alle 12 bollette canoniche di 30 giorni. Tutti i gestori di servizi telefonici e pay–tv dovranno ritornare alla fatturazione mensile entro i prossimi 120 giorni.
È quanto stabilito dal Decreto n. 148/17 definitivamente approvato con la legge di conversione n. 172/2017 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 5 dicembre 2017. Nel caso in cui ci si accorgesse che qualche azienda abbia fatto orecchie da mercante, come spiega anche l’avvocato Angelo Greco sul suo canale Youtube, le sanzioni vanno da un minimo di 240mila a un massimo di 5 milioni.
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