L’introduzione del regolamento AGCOM impone a tutti coloro che di professione fanno gli influencer di iscriversi all’Agcom: cosa comporta ma soprattutto chi è definibile influencer
L’evoluzione digitale degli ultimi anni ha portato alla nascita di nuove professioni e figure professionali che operano principalmente online. Tra queste, gli influencer hanno acquisito un ruolo centrale nella società moderna, diventando veri e propri punti di riferimento per milioni di persone in tutto il mondo. La loro capacità di influenzare le opinioni e i comportamenti del pubblico non è passata inosservata agli occhi delle autorità regolatorie, che hanno deciso di intervenire con misure specifiche.

Con l’introduzione del Regolamento AGCOM (n. 90/24/CONS del 10 aprile 2024), si è fatto un passo importante verso la regolamentazione dell’attività degli influencer. Questo provvedimento stabilisce chiaramente chi debba essere considerato un influencer ai fini della legge e quali obblighi debbano essere rispettati una volta riconosciuti tali.
Chi può rientrare nella categoria degli influencer
Per essere definito “influencer” secondo i criteri stabiliti dall’AGCOM, è necessario soddisfare contemporaneamente una serie di requisiti specifici. Primo fra tutti, l’influencer deve produrre contenuti audiovisivi destinati a un pubblico generico, escludendo quindi coloro che si rivolgono esclusivamente a nicchie aziendali o private.

Un altro aspetto fondamentale riguarda la capacità dell’influencer di incidere sui comportamenti del pubblico in ambiti significativi come stili di vita, consumismo o opinionismo politico e sociale. Questa influenza deve essere esercitata attraverso un ruolo editoriale autonomo: l’influencer decide personalmente cosa pubblicare e come farlo, senza subire imposizioni esterne.
Il numero dei follower rappresenta poi un criterio quantitativo imprescindibile: per rientrare nella definizione regolamentare dell’AGCOM è necessario avere almeno 1 milione di follower complessivi sulle varie piattaforme o almeno 500.000 su una singola piattaforma.
Infine, per essere considerati tali ai sensi del regolamento AGCOM, gli influencer devono generare introiti significativi dalla loro attività online attraverso ricavi derivanti da pubblicità, sponsorizzazioni ed altre forme simili.
Cosa comporta l’iscrizione al ROC
Una volta identificati come influencer secondo i criteri sopra menzionati, gli interessati sono tenuti a registrarsi presso il Registro degli operatori di comunicazione (ROC) entro 15 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento. L’iscrizione implica il rispetto delle norme sulla trasparenza dei contenuti – ad esempio segnalando esplicitamente i post sponsorizzati – oltre agli obblighi di pluralismo informativo e correttezza delle informazioni diffuse.
Inoltre, gli iscritti al ROC sono soggetti a controlli dell’autorità competente e possono incorrere in sanzioni pecuniarie considerevoli salvo violazioni delle normative vigenti; le multe possono variare dai 10.000 fino ai 600.000 euro.
Nonostante la stretta regolamentazione prevista per gli influencer dal nuovo Regolamento AGCOM, sussiste una fascia “grigia” costituita da coloro che non raggiungono i numeri minimi stabiliti per l’iscrizione ma che comunque svolgono attività similari online. Questi ultimi, sebbene non obbligati a registrarsi presso il ROC, rimangono soggetti alle disposizioni del Codice d’autodisciplina pubblicitaria (IAP) e alle normative UE sui contenuti commerciali anche se potrebbero essere soggetti eventuali aggiornamenti futuri del regolamento stesso.