Bonifico con IBAN errato: la banca si rifiuta di rimborsare i soldi, la decisione dell’ABF

Un bonifico sbagliato può costare caro: il caso esaminato dall’ABF chiarisce cosa succede quando si inserisce un IBAN errato.

Nel panorama sempre più digitale dei servizi bancari, un piccolo errore può trasformarsi in un problema di grande portata. Il caso recentemente esaminato dall’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) riporta l’attenzione su un aspetto spesso sottovalutato: l’inserimento corretto dell’IBAN nei bonifici online.

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IBAN sbagliato, soldi persi: l’ABF dà torto al cliente e la banca non rimborsa

Anche con tutti i progressi della tecnologia e l’automazione dei processi, la responsabilità finale dell’operazione resta in capo all’utente. Quando qualcosa va storto, le conseguenze possono essere irreversibili, come dimostra una vicenda che ha coinvolto una somma importante trasferita per errore e mai più recuperata. La decisione dell’ABF, oltre a fare chiarezza su alcuni punti normativi, offre spunti utili per comprendere i limiti reali entro cui le banche possono (e devono) intervenire in caso di errore umano.

IBAN sbagliato, soldi persi: l’ABF dà torto al cliente e la banca non rimborsa

Nell’era della digitalizzazione finanziaria, dove operazioni bancarie si svolgono con un semplice click, l’errore umano può ancora portare a conseguenze rilevanti. Un esempio significativo è rappresentato da una decisione dell’Autorità Bancaria e Finanziaria (ABF) relativa a un bonifico effettuato con un IBAN errato il 08 novembre 2019, per un importo di € 4.209,00. Questo caso mette in luce le sfide e le responsabilità legate alla gestione degli errori nelle transazioni bancarie.

La società che ha effettuato il bonifico ha cercato di recuperare la somma, sostenendo che il pagamento non fosse dovuto, dato che non corrispondeva a nessun servizio o debito nei confronti del destinatario accidentale. Nonostante la conferma da parte del beneficiario che la somma ricevuta non era dovuta, l’intermediario bancario ha rifiutato il riaccredito, giustificando la decisione con l’utilizzo dei fondi per compensare un precedente credito.

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Bonifico con IBAN errato: la banca si rifiuta di rimborsare i soldi, la decisione dell’ABF

Di fronte al rifiuto della banca, la società lesa ha portato il caso all’ABF, chiedendo il rimborso della cifra versata per errore, maggiorata degli interessi. L’intermediario bancario ha resistito al ricorso, appellandosi al principio di irrevocabilità dell’ordine di pagamento, come stabilito dall’art. 17 D.Lgs n. 10/2011 e ss.mm.ii., e sostenendo che un eventuale riaccredito avrebbe ingiustamente arricchito la beneficiaria.

Tuttavia, l’analisi della normativa applicabile, in particolare l’art. 24 dello stesso decreto legislativo, ha chiarito che se un ordine di pagamento viene eseguito conformemente all’identificativo unico (l’IBAN), esso si considera correttamente eseguito per quanto riguarda il beneficiario, anche in caso di errore nell’inserimento dell’IBAN da parte del pagatore.

L’ABF, dopo un esame approfondito, ha concluso che non esiste un obbligo per le banche di collaborare al punto da poter disporre autonomamente dei fondi trasferiti erroneamente, senza specifiche disposizioni dei loro clienti. In base alle normative vigenti e alle pratiche bancarie standard, l’ABF ha deciso di non accogliere il ricorso della società lesa.

Questa decisione evidenzia l’importanza di prestare la massima attenzione durante le operazioni bancarie online e sottolinea i limitati margini di intervento in casi di errori di digitazione, che possono portare a complicazioni significative nelle transazioni finanziarie.

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