Bonus Nido, se il pagamento non arriva potrebbe essere colpa di questo documento non allegato: lo dice l’INPS

Molti pagamenti del Bonus Nido risultano bloccati. L’INPS spiega il motivo: tutto ruota attorno a un documento spesso dimenticato.

Il Bonus Nido rappresenta un supporto fondamentale per migliaia di famiglie italiane con bambini piccoli, ma negli ultimi mesi si è trasformato in una fonte di frustrazione. Nonostante le domande risultino correttamente inviate e accettate, numerosi beneficiari si ritrovano con lo stato della pratica fermo su “In lavorazione”, senza alcuna erogazione del contributo.

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Bonus Nido bloccato? L’INPS rivela il documento dimenticato che sta fermando i pagamenti

Un problema che sta emergendo con sempre maggiore frequenza, alimentato da una comunicazione poco chiara e da nuovi requisiti introdotti di recente. Secondo quanto riportato dall’INPS, dietro a questi ritardi si nasconde spesso un dettaglio tanto semplice quanto determinante: un documento non allegato.

Bonus Nido bloccato? L’INPS rivela il documento dimenticato che sta fermando i pagamenti

Il Bonus Nido, una misura introdotta per aiutare le famiglie con bambini fino a tre anni a coprire le spese degli asili nido o dei servizi di assistenza domiciliare per minori con patologie croniche, sta affrontando ritardi significativi. La circolare n.1165 dell’INPS del 4 aprile ha introdotto nuovi requisiti che hanno generato confusione e disagi. Molte famiglie hanno riscontrato che, nonostante l’accettazione delle loro domande, il processo rimane fermo con la dicitura “In lavorazione” e i pagamenti non sono stati erogati. La mancanza di comunicazione efficace da parte dell’INPS ha aggravato la situazione.

L’INPS ha specificato che i ritardi non sono attribuibili a problemi di bilancio, in quanto i fondi per il Bonus Nido sono stati assegnati correttamente. Il problema principale è la verifica dei documenti richiesti dalla nuova normativa, un processo che richiede attenzione per ogni singola pratica per assicurare il rispetto delle condizioni imposte. Una delle condizioni cruciali è che l’intestatario della fattura debba corrispondere al richiedente del bonus.

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Bonus Nido, se il pagamento non arriva potrebbe essere colpa di questo documento non allegato: lo dice l’INPS

Per accelerare l’erogazione dei pagamenti, l’INPS raccomanda di prestare attenzione a diversi aspetti: verificare l’intestazione delle quietanze o fatture, assicurarsi che il pagamento sia stato effettuato dallo stesso soggetto richiedente, produrre una documentazione completa ed esatta, controllare la validità dell’ISEE minorenni allegato alla domanda e specificare chiaramente i mesi per cui si richiede il rimborso allegando tutti i giustificativi necessari.

Il Bonus Nido è un sostegno economico vitale per le famiglie italiane, ma per accedervi è essenziale essere ben informati sui requisiti necessari e evitare errori nella compilazione delle pratiche. Il sito dell’INPS offre tutte le informazioni dettagliate sulla procedura da seguire per inoltrare la richiesta, sia a rate mensili sia in un’unica soluzione entro fine anno.

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