La storia incredibile delle accuse di nazismo a Sydney Sweeney

La bellissima e talentuosa attrice americana Sydney Sweeney è finita al centro di una polemica che ha portato persino ad accuse di nazismo: la motivazione ha dell’incredibile.

In un’epoca in cui la sensibilità culturale e l’inclusività sono al centro del dibattito pubblico, una campagna pubblicitaria può facilmente trasformarsi in un campo minato. Questo è esattamente ciò che è accaduto con la nuova campagna autunnale di American Eagle, che ha visto protagonista l’attrice Sydney Sweeney, nota per le sue interpretazioni in serie di successo come Euphoria e The White Lotus.

Sydney Sweeny
La storia incredibile delle accuse di nazismo a Sydney Sweeney – Instagram @americaneagle @sydney_sweeny – thewisemagazine.it

La campagna, incentrata sullo slogan “Sydney Sweeney Has Great Jeans” — un gioco di parole tra “jeans” (i pantaloni) e “genes” (i geni) — ha scatenato una tempesta mediatica senza precedenti. Il fulcro della controversia risiede nell’accusa rivolta ad American Eagle di aver veicolato un messaggio ambiguo e potenzialmente pericoloso.

Gli elementi visivi della campagna, celebrando una donna bianca, bionda e con occhi azzurri come modello ideale, hanno suscitato reazioni infuocate sui social media e nel mondo dell’opinione pubblica statunitense. Commentatori ed utenti hanno lanciato accuse pesanti contro il brand, parlando apertamente di “propaganda nazista” e “messaggio in codice per i conservatori”, fino ad arrivare all’accusa estrema di voler “normalizzare la superiorità genetica”.

American Eagle risponde alle accuse di razzismo e nazismo per la campagna pubblicitaria con Sydney Sweeny

Marcus Collins della Ross School of Business dell’Università del Michigan ha evidenziato come il messaggio avrebbe potuto guadagnare in inclusività coinvolgendo persone di diverse etnie nel gioco di parole proposto dalla campagna. Nonostante le numerose voci critiche, non sono mancati difensori sia dell’attrice che del marchio. Personalità come Megyn Kelly hanno accusato la sinistra americana di cadere preda di una “crisi isterica”, interpretando erroneamente una pubblicità leggera e ironica attraverso lenti ideologiche distorte.

Sydney Sweeny nella campagna pubblicitaria dei jeans American Eagle
American Eagle risponde alle accuse di razzismo e nazismo per la campagna pubblicitaria con Sydney Sweeny – Instagram @americaneagle @sydney_sweeny – thewisemagazine.it

Analizzando il contesto più ampio delle strategie pubblicitarie moderne, alcuni esperti del marketing hanno osservato che questa campagna non si discosta molto da operazioni provocatorie passate. American Eagle non ha rilasciato commenti ufficiali riguardanti le polemiche sollevate dalla loro ultima campagna pubblicitaria. Tuttavia, l’azienda ha ribadito il proprio impegno sociale attraverso il lancio del modello “Sydney Jean”, promettendo che il 100% dei ricavati sarà devoluto a Crisis Text Line, organizzazione dedicata al supporto psicologico 24/7.

 

 

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La vicenda solleva questionamenti profondi sul confine tra marketing provocatorio ed etica pubblicitaria nell’era digitale. Mentre alcuni vedono nella controversia un simbolo del ritorno a tecniche promozionali audaci ed efficaci dal punto vista commerciale, altri vi leggono un segnale preoccupante della regressione culturale attuale e dell’eccessiva sensibilità — o over-wokeness — dominante nel dibattito contemporaneo.

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