Emerge ancora la figura di Rita De Crescenzo, una tiktoker napoletana che sta facendo parlare di sé non per i suoi contenuti, ma anche per la sua dichiarata intenzione di entrare in politica.
In un mondo dove i confini tra intrattenimento e politica diventano sempre più sfumati, non sorprende che figure provenienti da contesti non convenzionali facciano capolino nell’arena politica. E quando parliamo di non convenzionale, ci riferiamo a personalità che hanno saputo sfruttare le piattaforme social per creare un seguito massiccio, trasformando la loro voce in un potente strumento di comunicazione.

La sua presenza non passa certo inosservata. Recentemente, ha fatto scalpore la sua visita nell’ufficio di un consigliere regionale campano, Pasquale Di Fenza, che per averla ospitata in un tiktok ha dovuto dire addio al suo partito, Azione. Ma non finisce qui.
Anche il tentativo di fare una comparsata in una sala bingo a Forio d’Ischia ha sollevato un polverone, con il sindaco del paese che ha bloccato l’evento per tutelare l’immagine del luogo. La risposta di De Crescenzo? Una minaccia di vedersi in TV a settembre, che dimostra quanto sia pronta a giocarsi tutte le sue carte.
Rita De Crescenzo scende in politica
Ma cosa significa tutto questo? Che Rita De Crescenzo, con i suoi modi fuori dagli schemi e la sua capacità di generare attenzione, potrebbe davvero aprire la strada a un nuovo modo di fare politica. I suoi video su TikTok raggiungono milioni di visualizzazioni, e questo non è un dettaglio da poco. In un’epoca in cui l’engagement sui social media può tradursi in voti, la sua strategia potrebbe rivelarsi vincente.

La questione che si pone è se dare spazio a figure come De Crescenzo, che polarizzano l’opinione pubblica e generano dibattiti accesi, sia una mossa saggia. La politica, si sa, è un campo minato, dove le parole e le azioni hanno un peso specifico notevole. Eppure, non si può negare che la capacità di comunicare in modo diretto e senza filtri con il pubblico sia una risorsa preziosa.
In questo scenario, la De Crescenzo rappresenta un caso di studio affascinante. La sua potenziale “discesa in campo” solleva interrogativi su come i social media stiano ridefinendo le regole del gioco politico, trasformando i like in potenziali voti e i follower in elettori. Ma è davvero questo il futuro della politica? E soprattutto, siamo pronti a una politica che si fa spettacolo, dove la sostanza rischia di essere soffocata dal rumore?
Queste domande non hanno risposte semplici, ma una cosa è certa: il fenomeno De Crescenzo merita attenzione. Non tanto per le sue provocazioni, quanto per ciò che rappresenta: un cambiamento nel modo di fare politica, dove la capacità di intrattenere diventa tanto importante quanto le proposte politiche stesse. E voi, cosa ne pensate? Siamo di fronte a un’evoluzione necessaria o a una deriva preoccupante?