Ho contratto debiti, rischio il pignoramento dell’assegno di invalidità? Analizziamo i casi possibili

In caso di debiti contratti che non si possono onorare, scatta il rischio di pignoramento dello stipendio o della pensione, ma accade lo stesso anche con l’assegno di invalidità? Ecco cosa dice la legge.

Il tema del pignoramento delle prestazioni erogate dall’INPS, in particolare dell’assegno ordinario di invalidità, solleva numerosi interrogativi e dubbi. Questo tipo di assegno rappresenta una forma di sostegno economico fondamentale per coloro che, a causa di infermità o difetti fisici o mentali, vedono drasticamente ridotta la loro capacità lavorativa. Ma cosa accade quando si incrocia la necessità di tutelare questi soggetti con i diritti dei creditori? È possibile pignorare l’assegno ordinario di invalidità?

Disabile disperato
Ho contratto debiti, rischio il pignoramento dell’assegno di invalidità? Analizziamo i casi possibili – thewisemagazine.it

Prima di addentrarci nella questione specifica, è importante distinguere tra prestazioni assistenziali e previdenziali. Le prime sono erogate a sostegno di individui che si trovano in particolari condizioni di bisogno, senza necessariamente aver versato contributi, mentre le seconde sono basate sui contributi versati dal lavoratore nel corso della sua vita lavorativa. L’assegno ordinario di invalidità rientra nella categoria delle prestazioni previdenziali, in quanto il suo ottenimento è legato ai contributi versati.

La Pignorabilità dell’Assegno Ordinario di Invalidità: quali sono i casi in cui si rischia davvero

A differenza dell’assegno di invalidità civile, che è una prestazione assistenziale e quindi non pignorabile, l’assegno ordinario di invalidità può essere soggetto a pignoramento. Questo perché, essendo una prestazione previdenziale, si inserisce in un contesto normativo differente, che prevede la possibilità di pignoramento sotto specifiche condizioni.

Ragazzi seduti a terra davanti a degli scatoloni
La Pignorabilità dell’Assegno Ordinario di Invalidità: quali sono i casi in cui si rischia davvero – thewisemagazine.it

Tuttavia, la legge tutela il debitore stabilendo dei limiti ben precisi al pignoramento. Secondo l’art. 545 del codice di procedura civile, non è possibile pignorare le somme dovute a titolo di pensione per un importo inferiore al doppio della misura massima mensile dell’assegno sociale, garantendo così al debitore un minimo vitale. Per l’anno 2024, ad esempio, ciò significa che solo la parte dell’assegno ordinario di invalidità che supera i 1.068 euro (il doppio dell’assegno sociale) può essere soggetta a pignoramento.

Se da un lato il legislatore consente il pignoramento dell’assegno ordinario di invalidità, dall’altro impone dei limiti per proteggere il minimo vitale del debitore. Questo equilibrio tra i diritti del creditore e la tutela del debitore riflette la complessità e la sensibilità delle questioni legate al sostegno economico delle persone con disabilità. È fondamentale, quindi, che i creditori siano consapevoli di questi limiti quando procedono con azioni di pignoramento, per garantire che i diritti di tutte le parti coinvolte siano rispettati.

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