Attenzione alla nuova app di cui tutti parlano su TikTok: è pericolosissima

Scopri cosa si nasconde dietro un fenomeno che sta facendo discutere milioni di utenti online e che solleva interrogativi seri sulla sicurezza digitale.

Il mondo dei social è veloce, imprevedibile e spesso sorprendente. Ogni giorno nascono nuove tendenze che catturano l’attenzione di milioni di persone, ma non tutte sono così innocue come sembrano.

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Attenzione alla nuova app di cui tutti parlano su TikTok: è pericolosissima, thewisemagazine.it

A volte, dietro a un semplice video virale, si nascondono implicazioni che vanno ben oltre l’intrattenimento. È proprio quando il confine tra divertimento e rischio diventa sottile che le domande iniziano a farsi pressanti. Chi controlla ciò che circola online? Quanto possiamo davvero fidarci delle piattaforme che usiamo quotidianamente? E, soprattutto, quali sono i rischi che spesso non vediamo subito?

Il lato oscuro di un’App virale: quello che nessuno ti dice

TikTok, la piattaforma di condivisione video che ha conquistato il mondo con i suoi brevi clip virali, si trova nuovamente al centro delle polemiche. Questa volta, però, non si tratta delle solite sfide di ballo o delle tendenze virali che spesso popolano il feed degli utenti. La questione è molto più seria e riguarda la sicurezza personale: diversi video pubblicati sulla piattaforma promuovono l’uso di localizzatori GPS presentati come strumenti “non rilevabili” per monitorare le persone senza il loro consenso.

La problematica sollevata da questi video è allarmante sotto molteplici aspetti. Innanzitutto, la portata dei contenuti in questione: un singolo video ha raggiunto 5 milioni di visualizzazioni, contribuendo a un incremento esponenziale delle vendite di questi dispositivi – oltre 100.000 unità vendute. Questo dato non solo evidenzia l’influenza massiccia che TikTok ha sul comportamento d’acquisto dei suoi utenti ma solleva anche interrogativi urgenti sulla responsabilità della piattaforma nel prevenire la diffusione di strumenti potenzialmente abusivi.

loghi tik tok
Il lato oscuro di un’App virale: quello che nessuno ti dice, thewisemagazine.it

I localizzatori GPS in questione sono stati commercializzati come dispositivi capaci di eludere le protezioni standard offerte da sistemi come “Trova il mio” di Apple. I creatori dei contenuti virali sostengono che questi gadget possono essere nascosti sotto i sedili dell’auto o attaccati al telaio senza essere rilevati grazie alla loro mancanza di connettività Bluetooth o WiFi e alla presenza di una propria scheda SIM per il tracciamento.

Tuttavia, questa narrazione si scontra con una realtà ben diversa. Nonostante vengano pubblicizzati come non rilevabili, tali tracker sono in realtà accessori certificati “Trova il mio”. Ciò significa che le protezioni integrate offerte da Apple rimangono valide; tuttavia, questi dispositivi non attivano avvisi o segnali acustici sugli iPhone e su alcuni dispositivi Android quando vengono trasportati senza consenso – una lacuna preoccupante nella tutela della privacy individuale.

Le recensioni dei clienti stessi del localizzatore confermano queste incongruenze: moltissime valutazioni negative lamentano l’inefficacia del prodotto rispetto alle promesse fatte dai venditori e dai creator sui social media. Questo disallineamento tra aspettative e realtà mette in luce pratiche commerciali ingannevoli che giocano sul filo della legalità.

cellulare con tik tok aperto
Un trend virale solleva dubbi inquietanti e mette in luce una realtà che pochi avevano considerato, thewisemagazine.it

È importante sottolineare quanto sia illegale e immorale utilizzare tali dispositivi per tracciare qualcuno senza il suo consenso. La legge in moltissimi paesi considera tale pratica un reato grave; analogamente, le politiche aziendali come quelle stabilite da Apple chiariscono inequivocabilmente che gli accessori “Trova il mio” non devono essere impiegati per monitorare individui o proprietà altrui senza autorizzazione.

Nonostante ciò, sembra esserci una discrepanza significativa tra le politiche ufficialmente dichiarate dalle piattaforme digitali e ciò che effettivamente accade online. Anche se TikTok proibisce esplicitamente i contenuti che promuovono attività criminali, numerosi video incriminati rimangono disponibili sulla piattaforma anche dopo segnalazioni specifiche da parte dei media.

Questo scenario pone interrogativi critici riguardanti la supervisione delle piattaforme social e la loro capacità (o volontà) di intervenire efficacemente contro la diffusione di contenuti potenzialmente dannosi. Mentre alcuni video sono stati rimossi da TikTok dopo essere stati evidenziati dall’esterno, decine d’altri continuano a circolare liberamente.

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