Il bonus cane è un’opportunità da non perdere per i possessori di animali: ecco in cosa consiste e i requisiti per sfruttarlo.
Negli ultimi anni, l’attenzione verso il benessere degli animali domestici è cresciuta esponenzialmente, portando a una maggiore consapevolezza delle responsabilità e delle spese che comporta prendersi cura di un animale. Tra queste, i cani occupano un posto speciale nelle famiglie italiane, diventando veri e propri membri della famiglia.

Tuttavia, le spese per la loro cura possono essere significative, spingendo molti a chiedersi: esiste un “bonus cane” per aiutare a coprire questi costi?
Il bonus cane: in cosa consiste e a chi si rivolge
Sì, esiste il bonus cane ma è legato essenzialmente ai cani guida. Si tratta di una misura fiscale specificamente pensata per sostenere le persone non vedenti nell’acquisto, nella manutenzione e nell’addestramento dei cani guida. Questo bonus, tuttavia, è destinato esclusivamente a persone con disabilità visiva grave, riconosciuta secondo le normative vigenti, e non si applica alla generalità dei possessori di cani. Per il 2025, le regole per accedere a questa detrazione fiscale sono state chiarite e rese più accessibili, con l’obiettivo di garantire un aiuto concreto a chi ne ha diritto. Il Bonus cane guida copre fino al 100% delle spese documentate, fino a un importo massimo stabilito dalla legge, includendo spese come l’acquisto del cane, visite veterinarie obbligatorie, accessori specifici e la formazione presso scuole certificate.

Per ottenere la detrazione, è fondamentale conservare tutte le ricevute fiscali, fatture e documenti ufficiali dell’ente addestratore, e la richiesta avviene principalmente tramite dichiarazione dei redditi. Le novità introdotte per il 2025 mirano a rendere il bonus più accessibile, permettendo la detrazione non solo delle spese straordinarie ma anche di quelle ordinarie legate alla cura del cane. Inoltre, il limite massimo di detrazione è stato aggiornato per riflettere i costi reali, che sono aumentati negli ultimi anni.
La procedura è stata semplificata, richiedendo solo un’autocertificazione rilasciata dall’ente addestratore e la fattura delle spese, senza necessità di ulteriori certificazioni mediche. Per non perdere il Bonus cane guida, è essenziale tenere un archivio ordinato di tutte le fatture e ricevute, aggiornare l’iscrizione all’elenco dei minorati della vista e pianificare le spese in modo coerente con l’anno fiscale. In caso di dubbi, è possibile consultare i CAF o i siti ufficiali dell’Agenzia delle Entrate per guide dettagliate e modelli precompilati.
In conclusione, sebbene non esista un “bonus cane” generico per tutti i possessori di animali domestici, il Bonus cane guida rappresenta un importante sostegno per le persone non vedenti che si affidano a questi preziosi compagni. Le novità del 2025 facilitano l’accesso a questa detrazione, sottolineando l’importanza di un supporto concreto per chi vive con disabilità visive, garantendo che nessuno debba affrontare da solo le spese per la cura dei cani guida.