Bigmouth+Strikes+Again%3A+Morrissey+contro+tutti
thewisemagazineit
/2017/06/10/morrissey/amp/

Bigmouth Strikes Again: Morrissey contro tutti

Published by
Vittorio Comand

Il 22 maggio scorso, un terribile attentato a Manchester dopo un concerto di Ariana Grande ha causato la morte di 23 persone, ferendone altre 122. Sono stati innumerevoli i messaggi di sostegno e di solidarietà da parte delle celebrità inglesi, ma c’è anche chi ne ha approfittato per polemizzare sull’accaduto contro il governo di Theresa May: stiamo parlando dell’ex leader della storica band di Manchester degli Smiths, Morrissey, il cui compleanno cadeva proprio il giorno dell’attentato. Il cantante, con un rabbioso post su Facebook, ha fortemente criticato le dichiarazioni del primo ministro, sottolineando quanto sia facile per i politici dire di non avere paura quando non sono loro a subire direttamente le conseguenze di attentati del genere.

Morrissey non è certo nuovo ad uscite del genere: nel corso della sua carriera musicale, il cantante si è distinto più volte per esprimere la sua opinione senza peli sulla lingua. La sua controversa personalità, unita al suo spiccato talento nello scrivere testi, ha attirato verso di sé una nutrita schiera di fan che resiste ancora oggi, a distanza di trent’anni dallo scioglimento della band. Per capire meglio come Morrissey sia tutt’ora un idolo per molti giovani inglesi, bisogna però fare un passo indietro e analizzare la sua carriera con gli Smiths e, successivamente, da solista.

L’incontro con Johnny Marr e la nascita degli Smiths

Siamo nel 1982, a Manchester. Steven Patrick Morrissey è un ragazzo timido e introverso di ventitré anni, appassionato di musica e di letteratura. Ha da poco deciso di mettere da parte la carriera musicale per dedicarsi alla scrittura, pubblicando un libro su una delle sue band preferite, i New York Dolls. Un giorno, l’amico e chitarrista Steve Pomfret si presenta a casa sua con un’altra persona, anch’egli musicista: il suo nome è John Maher, ma è conosciuto come Johnny Marr. Pomfret dice a Morrissey che vorrebbe mettere su una band, incontrando inaspettatamente l’interesse di quest’ultimo. Grazie anche ai gusti musicali ampiamente condivisi, l’intesa con Marr è immediata, e la decisione di suonare assieme non tarda ad arrivare. Nel giro di qualche mese vengono reclutati anche il batterista Mike Joyce e il bassista Andy Rourke; nascono così gli Smiths.  La scelta del nome della band non è affatto casuale: gli Smiths scelgono il cognome più comune d’Inghilterra sia per mettersi dalla parte della gente comune, sia per opporsi ai nomi eccessivamente ricercati delle band pop dell’epoca.

L’articolo completo è disponibile sul nostro magazine alle pagine 28-30.

Published by
Vittorio Comand

Recent Posts

  • Tech&Games

Come proteggerti dal pericolo dell’IA: la guida per non restare indietro

Una riflessione su come convivere con l’intelligenza artificiale senza cadere nelle sue trappole più comuni.…

8 ore ago
  • Notizie

Luna Nera in arrivo il 23 agosto 2025: tutto sul raro fenomeno che non rivedremo prima del 2027

Il 23 agosto 2025 il cielo ci regalerà un evento raro e affascinante: la Luna…

12 ore ago
  • Economia

Assegno Unico, attenzione a come lo spendi: alcuni acquisti sono assolutamente vietati dalla legge

Nell'epoca attuale, caratterizzata da una crescente attenzione verso le politiche di welfare e sostegno alle…

15 ore ago
  • Sport

Il Milan non si ferma più, è ufficiale: firma un quadriennale

Il club rossonero è in continuo movimento per garantire ad Allegri la squadra che desidera…

18 ore ago
  • Notizie

Il gruppo Facebook della vergogna: ora 32mila (!) persone rischiano grosso

In un angolo oscuro del web, migliaia di uomini si ritrovano in un luogo digitale…

20 ore ago
  • Notizie

Maneskin, crollo totale: Non ha più un euro. La decisione sulla band

In un panorama musicale in continua evoluzione, dove le dinamiche interne alle band possono influenzare…

23 ore ago