Barcellona e Juve, due big in crisi

Sei anni fa si scontrarono in finale di Champions League, oggi immaginarle in un palcoscenico simile è quasi utopia. Barcellona e Juventus, dopo grandi o buone annate a livello nazionale ed internazionale, hanno perso molto di quell’appeal che, nel corso della loro storia, hanno quasi sempre avuto. La partenza di Lionel Messi, direzione PSG, ha lasciato sotto shock l’intero mondo blaugrana, che senza il suo storico numero 10 sembra aver perso anche quelle poche certezze che gli erano rimaste. Lo stesso discorso vale per i bianconeri, che alla fine della sessione di calciomercato estiva hanno perso Cristiano Ronaldo, ad oggi in forza al Manchester United. I dati di questi primi mesi della nuova stagione del Barcellona sono impietosi, mentre la Juventus, che nella sua storia recente ha abituato tutti ad un dominio quasi incontrastato, non riesce a dare continuità ai propri risultati.

I blaugrana, dopo la discreta stagione dello scorso anno, hanno clamorosamente perso il treno per gli ottavi di Champions League, retrocedendo in Europa League dopo 21 anni. Se avessimo osservato qualsiasi palinsesto di scommesse sul calcio, molti di noi non avrebbero mai puntato su un risultato simile. Lo scorso anno il cammino europeo del Barcellona si era fermato proprio al primo turno della fase ad eliminazione diretta della massima competizione europea, contro quella che è poi diventata la nuova squadra di Messi. In un girone con Bayern Monaco, Benfica e Dinamo Kiev, l’attuale squadra di Xavi ha chiuso in terza posizione alle spalle dei bavaresi e della squadra portoghese. Il percorso in campo nazionale non lascia di certo ben sperare i tifosi del Barcellona, visto che la distanza dal primo posto, occupato da un dominante Real Madrid, non è di certo indifferente.

Leggere di un Barcellona al di fuori dalle prime posizioni è a dir poco incredibile, la scellerata gestione finanziaria del club e il pessimo lavoro di Ronald Koeman hanno portato a questo tipo di scenario. Esonerato il tecnico olandese, come abbiamo accennato anche precedentemente, la società blaugrana ha deciso di affidarsi ad un uomo che per anni ha guidato il centrocampo di una delle squadre più vincenti della storia: Xavi. L’allenatore spagnolo, dopo la fruttuosa esperienza all’Al-Sadd, è chiamato a riportare il Barca sui livelli che gli competono. L’obiettivo è esattamente lo stesso di Massimiliano Allegri, che, tornato alla guida della Juventus, vuole trascinare i bianconeri ai vertici più alti della Serie A. Dopo il quarto posto dello scorso anno, sotto alla gestione di Andrea Pirlo, la società juventina ha optato per il ritorno del tecnico toscano.

Considerata una delle grandissime favorite per la vittoria finale, la Juve appare lontana anche dal quarto posto, valido per un piazzamento in Champions League. I risultati sono altalenanti, le prestazioni non lasciano intravedere un’identità di gioco ben definita. Paradossalmente, il cammino migliore, fino ad ora, è stato fatto in campo europeo. Nonostante la cocente sconfitta per 4-0 a Londra contro il Chelsea, i bianconeri hanno ottenuto il primato del girone battendo a Torino i campioni d’Europa in carica ed ottenendo il punteggio massimo nei doppi scontri contro Zenit e Malmo. Un girone non di certo irresistibile, che evidentemente non ha evidenziato con continuità le grandi lacune che si sono intraviste in campionato.

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