Boom di giochi gratis e free to play: forse in arrivo anche su TikTok

I videogiocatori in Italia sono quasi 4 milioni, tra gamers assidui e avventori occasionali, mentre il tempo dedicato all’esperienza ludica è in media di un’ora al giorno.

Internet è il luogo privilegiato di questo tipo di esperienza e oggi la Rete pullula di opportunità per giocare gratis, unendo l’intrattenimento al risparmio.

Soprattutto durante la pandemia l’avvicinamento al mondo videoludico è stato evidente, e ha amplificato l’esigenza di trascorrere del tempo divertendosi da casa, insieme alla possibilità di non gravare troppo sul portafogli.

I canali che gli italiani scelgono per giocare online sono svariati e, oltre ai portali di game, includono anche le proposte degli operatori di telefonia e l’offerta delle piattaforme legali di gioco a distanza, senza dimenticare la nuova rivelazione dei social network.

Tutti questi canali, ognuno a proprio modo, offrono l’opportunità di giocare gratuitamente, in modi diversi, a seconda della strategia di marketing su cui fa leva l’azienda. 

Dal free to play alle prove gratuite

Escludendo le numerose piattaforme online multi categoria, che raccolgono giochi gratuiti di tutti i generi e per tutte le età – dai puzzle ai solitari di carte, fino ai rompicapo – e non considerando le innumerevoli applicazioni gratuite di gioco per mobile- che spesso si basano sul meccanismo della pubblicità e degli acquisti in -app – giocare senza spendere è possibile anche con i titoli delle più importanti case madri.

I modi per poter usufruire di questa possibilità sono svariati. Uno dei più gettonati è il free-to-play, metodo ormai conosciutissimo grazie alla piattaforma Steam e all’Epic Game Store. Gli iscritti – la registrazione è gratuita – possono scaricare titoli free per un periodo di tempo limitato, salvo poi la possibilità di fare acquisti per sbloccare delle funzionalità o delle estensioni aggiuntive.

Piuttosto diffuse sono anche le versioni demo, di prova e beta dei titoli di cui è attesa l’uscita in commercio. Nel primo caso l’azienda produttrice sblocca una versione free del gioco, ma limitata, e valida come prova prima dell’eventuale acquisto: lo stesso vale per la versione di prova, ma il game stavolta è completo, sebbene rilasciato solo per poche ore.                                           

Le beta version, note nella variante multiplayer, più che delle prove sono dei veri e propri test di stress di un videogioco ancora da perfezionare e gli utenti, contattando le case madri, possono partecipare attivamente e suggerire bug e migliorie.

Le piattaforme di gioco a distanza

Se si considera il gioco nella sua multidimensionalità, anche i concessionari legali a distanza si aggiungono alla macrocategoria dell’intrattenimento videoludico in Rete. I conti gioco aperti nel 2020 dagli italiani sono stati 4 milioni, e il canale online ha superato di gran lunga quello fisico.

Anche la gran parte degli operatori di casinò a distanza ADM offrono ai visitatori non ancora titolari di un conto attivo la possibilità di giocare gratuitamente con i titoli presenti nel palinsesto.

Alla registrazione, gli utenti maggiorenni che inviano un documento di identità valido, possono infatti riscattare un bonus senza deposito, ovvero un credito gratuito erogato dal concessionario per provare la piattaforma, e che solitamente consiste in una selezione di titoli classici, dal Blackjack alla Roulette, oppure nei cosiddetti  free spins, che sono giri gratis sulle principali slot machine.

Alla fine della prova il giocatore può scegliere se continuare, stavolta effettuando un primo deposito, oppure no.

L’approccio di marketing degli operatori è dunque molto simile a quello dei produttori di videogiochi: la prova gratuita rappresenta un beneficio immediato per l’utente e, in caso di gradimento e soddisfazione, può generare nuovi clienti per l’azienda. 

A ben vedere, inoltre, le similitudini tra comparto videoludico e giochi da casinò a distanza non finisce qui, visto che molte slot machine sono proprio ispirate ai grandi videogames, da Tomb Raider a Street Fighter, da Call of Duty a Pacman.

I games sui social network

La rivoluzione dei social network, che con tanto milioni di utenti attivi in tutto il mondo, è ormai arrivata a includere anche tipi di esperienza di altri settori, diversi dalla mera comunicazione social: dall’eCommerce – si pensi al Marketplace di Facebook, al campo videoludico.

Una delle novità più importanti degli ultimi anni è Facebook Gaming, un’applicazione separata dal feed del social che mette a disposizione un catalogo di videogiochi, dai quiz agli arcade, dalle carte ai rompicapo. Ispirandosi al successo di piattaforme ormai celebri come Twitch, Facebook Gaming consente inoltre agli utenti di diventare creatori di contenuti e di condividere con l’intera community le proprie partite in streaming, in un’ottica pienamente sociale e interattiva.

L’esperienza di successo potrebbe anche essere in parte replicata, sempre in ambito social, nientemeno che da Tiktok: secondo i rumors e secondo le notizie trapelate da Reuters, infatti, la piattaforma cinese avrebbe già sperimentato in Vietnam un test per consentire agli utenti di giocare attraverso la  propria nota app di condivisione dei video.

Pare che il servizio includerà anche dei minigiochi che saranno rilasciati in forma gratuita, prendendoli direttamente dalla libreria di Byte Dance.

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