Scoprire Milano attraverso quattro musei

Epiteti come Milano capitale della Moda o Milano capitale del design sono piuttosto comuni nella cultura odierna. Quello di cui si parla tristemente poco è che Milano dal punto di vista della cultura non scherza mica.

Nonostante città come Roma o Firenze siano un po’ più preparate da questa angolazione, complici le storie plurisecolari che si portano dietro, Milano sta pian piano migliorando le sue collezioni e si sta dotando di tante piccole attrazioni sul versante culturale. 

All’interno di questo articolo abbiamo deciso di parlare di quattro musei, quelli che a nostro parere riescono ad essere rappresentativi della proposta culturale meneghina.

Il consiglio migliore per visitare questi musei, specie se si arriva da fuori, è quello di lasciare le proprie valigie negli appositi punti di deposito bagagli a Milano Centrale.

Prenotarne uno è facilissimo ed è possibile pagare elettronicamente ancor prima di partire, direttamente dalla comodità del divano di casa propria, tramite app o sito web.

Presupposto questo, andiamo a capire come girare Milano saltando di museo in museo. 

Il più antico di tutti: La Pinacoteca Ambrosiana

Fondata nel 1618 dal Cardinale Federico Borromeo, la Pinacoteca Ambrosiana può vantare un primato all’interno della città meneghina: è il più vecchio tra i musei milanesi.

La collezione della Pinacoteca milanese non è niente male: in 24 sale è possibile trovare opere anche cronologicamente distanti tra loro. Tra le cose più sorprendenti da vedere, troviamo i bozzetti di preparazione della Scuola di Atene di Raffaello, carteggi in grado di lasciare stupefatti tanto gli appassionati di storia dell’arte quanto i semplici turisti per l’opera di cui parlano.

Altre opere interessanti sono la Canestra di Frutta di Caravaggio, punto di partenza delle nature morte nel mondo dell’arte, o l’Adorazione dei Magi di Tiziano; quest’ultima opera è importante perché è considerata tra le più importanti del Tiziano più maturo e presenta anche un particolare cagnolino censurato nei pressi della piccola capanna.

Nelle immediate vicinanze della Pinacoteca è presente un monumento altrettanto importante per la cultura: la Biblioteca Ambrosiana. Questa è una delle prime biblioteche ad essere state aperte nel territorio Milanese e già nel 1609, anno d’inizio attività, conteneva oltre 750.000 volumi diversi. Tra questi c’erano anche ben mille pagine derivanti dal Codice Atlantico, un libro redatto direttamente da Leonardo Da Vinci.

Una casa museo: Benvenuti al Poldi Pezzoli

In pieno centro a Milano, in Via Manzoni 12, è possibile entrare all’interno di un museo nascosto in una casa. Aperto al pubblico nel corso del 1881, il Museo Poldo Pezzoli è uno dei più amati dai milanesi a causa dei suoi ambienti incredibilmente affascinanti e di una collezione incredibile.

Nel giro di circa 30 sale è infatti possibile ammirare la collezione raccolta nel corso dei secoli da Gian Giacomo Poldo Pezzoli, proprietario della casa e collezionista d’arte apprezzato all’epoca in tutta Europa. Alla morte lo stesso donò la casa e tutte le opere in esso contenute alla Pinacoteca di Brera per la trasformazione in un museo fatto e finito.

Molto vasta e particolare la collezione del museo: da 500 orologi meccanici componenti la più importante collezione di orologeria in Italia ad oltre trecento dipinti, con alcuni capolavori del rinascimento toscano (con Botticelli o Piero della Francesca, per fare un esempio). C’è spazio anche per un po’ di esotismo, complici i ventagli e sculture di provenienza orientale che adornano alcune pareti e armadi della struttura e molto, molto, altro ancora.

Alla scoperta di Palazzo Reale

Foto: Unsplash.

Nella parte sud di Piazza Duomo, attaccato al Palazzo dell’Arengario c’è il Palazzo Reale di Milano, una volta residenza delle famiglie Torriani, Visconti e Sforza ed oggi sede di esposizioni e mostre.

Il prestigio di questo museo è notevolmente cresciuto con il passare degli anni, complici le collezioni che hanno transitato tra le sale di questo museo di decennio in decennio. 

Nonostante un bombardamento terrificante durante la seconda guerra mondiale (il bombardamento anglo americano del 1943, a voler essere precisi), il Palazzo Reale ancora oggi si mantiene bellissimo complici i lavori di restauro e ricostruzione durante il secondo dopoguerra.

Unico elemento di attenzione di cui il turista medio deve tener conto è l’assenza di una collezione permanente. Il palazzo reale ospita sempre mostre diverse, facilmente consultabili dal sito web.

L’arte del novecento in un Museo

Foto: Unsplash.

Sempre in piazza Duomo, all’interno del Palazzo dell’Arengario, c’è il Museo del Novecento, uno dei poli più importanti per tutto quello che riguarda l’arte del ventesimo secolo. 

Il percorso espositivo del Museo raccoglie trecento opere diverse di artisti importantissimi come Umberto Boccioni, Marino Marini, Mimmo Paladino, Jannis Kounellis e molti altri. 

Dal futurismo passando per le avanguardie storiche, l’arte cinetica e le esperienze più pop, il percorso del museo del novecento permette di assaporare da vicino tutto un settore dell’arte che si sta pian piano ricavando uno spazio sempre maggiore all’interno delle esperienze culturali e che in questa iterazione vede uno dei suoi contenitori migliori.

Innamorarsi della Pinacoteca di Brera

Foto: Unspalsh.

Uno dei musei più affascinanti di tutta Milano è senza dubbio la Pinacoteca di Brera, una galleria di caratura nazionale che raccoglie arte antica e moderna all’interno di un singolo palazzo. 

La pinacoteca di Brera è spalmata su oltre 24.000 metri quadri di superficie ed ha una delle raccolte più celebri di tutta la penisola se parliamo di pittura veneta e lombarda, frammenti di un percorso espositivo molto più complesso che attraversa in velocità i secoli.

Dall’arte preistorica ai capolavori del ventesimo secolo, la Pinacoteca di Brera con le sue 38 sale offre qualcosa in grado di piacere a tutti gli appassionati d’arte del mondo. 

Le opere più famose contenute al suo interno sono Lo sposalizio della vergine di Raffaello, il Compianto sul Cristo morto di Mantegna, il ritrovamento del corpo di San Marco di Tintoretto o la Cena in Emmaus di Caravaggio.

Il museo, sito in Via Brera 28, accoglie circa centomila visitatori l’anno, un numero minuscolo se consideriamo la qualità delle opere lì presenti. 

Il grande numero di massimi esponenti di diverse scuole, fatto piuttosto curioso per un museo, è dato dall’origine della sua collezione: il museo fu concepito fin dall’epoca napoleonica come il luogo dove sarebbe stata rappresentata l’arte Italiana di ogni epoca e regione. Le opere lì presenti sono state in prevalenza raccolte da chiese e conventi, con l’obiettivo di mettere a disposizione del pubblico una pletora enorme di quadri precedentemente difficili da poter osservare.

Per ulteriori informazioni, visitare palazzorealemilano.it, milanocittastato.it, museopoldipezzoli.it, spotahome.com e museidelnovecento.org.

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