Perché i calciatori finiscono tutti in Arabia: le cifre stellari e non solo, il motivo che nessuno conosce

Ecco perché diversi calciatori hanno deciso di accettare la corte dei club dell’Arabia Saudita: l’analisi

La sessione di calciomercato che stiamo vivendo sarà sempre ricordata per via dei numerosi trasferimenti dei calciatori europei nella Saudi Pro League, la prima divisione calcistica in Arabia Saudita.

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Perché diversi calciatori hanno deciso di accettare la corte dei club dell’Arabia Saudita? – (Foto Ansa) – Thewisemagazine.it

Le danze, a dire il vero, erano state aperte già dopo il Mondiale in Qatar da Cristiano Ronaldo che, svincolatosi dal Manchester United, decise di accettare la corte dell’Al-Nassr.

Al termine della scorsa stagione uno dei primi a trasferirsi in Medio Oriente è stato un certo Karim Benzema. L’attaccante francese ha detto “sì” all’Al-Ittihad accettando un’offerta mostre da 200 milioni a stagione per due anni.

Arabia Saudita, ecco perché diversi calciatori hanno scelto di lasciare l’Europa

L’inizio della sessione estiva di calciomercato è stata caratterizzata da diversi trasferimenti dall’Europa in Arabia Saudita. Non solo calciatori a fine carriera, come i già citati Benzema e Cristiano Ronaldo, ma anche profili del calibro di Milinkovic-Savic, Manè, Mahrez, Koulibaly, Brozovic, Telles, Fofana, Mendy, Ruben Neves, Malcolm hanno scelto di lasciare il calcio europeo per il Medio Oriente.

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Arabia Saudita, ecco perché diversi calciatori hanno scelto di lasciare l’Europa – thewisemagazine.it

Nei prossimi giorni non è escluso che anche altri calciatori, tra cui il “nostro” Marco Verratti, possano accettare la corte saudita. Ovviamente in molti sono convinti che i calciatori decidano di trasferirsi in Arabia Saudita meramente per una questione di soldi, il che è senza dubbio il motivo principale che spinge giocatori nel pieno della carriera a lasciare l’Europa.

Lasciare il calcio europeo nel pieno della carriera può rappresentare anche una scelta lungimirante per il futuro. Sì, perché i calciatori che magari attualmente hanno tra i 27 e i 30 possono guadagnare cifre mastodontiche nel corso degli anni stipulati in fase di contratto.

Per esempio Milinkovic-Savic ha firmato un contratto triennale con l’Ah-Hilal e fra tre anni – quando ne avrà 30 – potrà decidere di tornare in Europa accettando un progetto ambizioso. Ovviamente, qualora questo scenario dovesse palesarsi, si ritroverebbe con un conto in banca faraonico che non sarebbe stato possibile avere se nel triennio precedente fosse rimasto in Europa. Dunque, una sorta di rovesciamento di un paradigma che vede solamente calciatori a fine carriera fare scelte sportivamente “discutibili”.

Calcisticamente, ad ogni modo, l’Arabia Saudita è un paese in crescita che punta forte nel vedersi assegnare i diritti per l’organizzazione del Mondiale nel 2034. 

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