Vite al limite, la morte improvvisa sconvolge il pubblico: le colpe di Nowzaradan

Vite al limite, il reality del dottor Nowzaradan, ha riportato tantissimi successi nelle oltre 11 stagioni in cui è andato in onda. Ma non solo quelli.

Negli anni è successo anche che, per cause differenti, alcuni dei partecipanti al reality salutista siano morti dopo aver partecipato ai programmi del medico iraniano. Difficile attribuire colpe e responsabilità a questa o quell’altra evenienza, quando si tratta di persone che chiaramente hanno delle difficoltà sia fisiche che psicologiche, nonché problematiche di salute potenzialmente letali per evitare le quali si sottopongono alla terapia ideata dal Dottor Nowzaradan.

Vite al limite: le morti dei concorrenti
Dottor Now, non tutti i suoi pazienti sono ancora in vita – TheWiseMagazine.it

Il reality show Vite al limite, diretto dal figlio di Nowzaradan e che ha come protagonista il dietista iraniano Younan, è trasmesso negli Stati Uniti sull’emittente TLC ed ha debuttato nel 2012. In questi 11 anni e mezzo il programma, che nella sua versione originale si intitola My 600-lb Life (letteralmente La mia vita in 600 libbre), ha aiutato centinaia di persone a dimagrire. La conditio sine qua non per potervi partecipare è di avere un peso iniziale che va dai 250 ai 350 kg.

Il programma prevede un regime dietetico, unito a una serie di esercizi fisici, per poter arrivare a pesare il giusto e non avere più troppi kg in sovrappeso: alla fine del percorso, è possibile poi scegliere se sottoporsi a un intervento chirurgico di bypass gastrico per essere in grado di non assimilare tutte le calorie ingerite. Tuttavia, per alcuni pazienti i risultati a lungo termine non sono andati proprio per il meglio.

Vite al Limite: tutti i partecipanti che non ci sono più

Henry Foots, nato in Texas, è stato uno dei primi protagonisti presentati durante la stagione di debutto di Vite al limite. Dipendente dal cibo da sempre, a 47 anni pesava 700 libbre, e grazie all’intervento di bypass gastrico ne ha perse 340. Dopo aver concluso il programma ha continuato la sua dieta, fino ad arrivare alle 275 libbre. Dopo aver ripreso la sua vita di sempre, è diventato autista di navetta, ma ha accidentalmente ucciso un pedone nel 2012. Un solo anno più tardi, è morto per un attacco cardiaco. Si tratta del primo partecipante di Vite al Limite a morire dopo lo show, purtroppo.

Vite al limite: chi ce l'ha fatta e chi no
Vite al limite: uno dei concorrenti prima della cura – TheWiseMagazine.it

Nella quarta stagione è poi arrivato Sean Miliken, dal peso record di 1000 libbre. Il paziente aveva sviluppato una dipendenza dal cibo in seguito ad abusi subiti da giovane e ad un rapporto morboso con la madre. Sean è entrato e uscito dalla clinica del Dottor Nowzaradan a causa della madre: ogni volta che perdeva peso e tornava dalla madre, Sean riguadagnava tutti i kg persi, tanto da far decidere al Dottor Now di riportarlo in clinica. Dopo aver perso la madre nel 2017 e anche la casa per via di un uragano, Sean ha ricominciato a prendere e perdere peso fino al 2019, quando ha perso la vita a soli 29 anni per via di complicanze dovute a un’infezione.

Una delle morti più traumatiche di Vite al limite è però forse quella di James L.B. Bonner, che ha partecipato alla sesta edizione del programma di Nowzaradan. Al momento della sua apparizione, Bonner stava affrontando una dipendenza sia da cibo che da alcol, la perdita di un piede in un incidente automobilistico e un peso corporeo che superava le 600 libbre. Dopo aver raggiunto il peso di 362 libbre durante il programma, Bonner ha mantenuto uno stile di vita molto salutistico per svariato tempo, prima di compiere una involuzione inaspettata e suicidarsi nell’agosto 2018.

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