Bonus Ristrutturazione, attenzione alle spese: cosa rischia chi effettua i lavori in proprio

Il Governo ha riconfermato il Bonus Ristrutturazione fino al 2024, ma l’Agenzia delle Entrate ha chiarito i requisiti per accedervi.

Per altri due anni si avrà l’opportunità di usufruire del Bonus Ristrutturazione e ottenere la detrazione del 50% delle spese sostenute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, fino ad un massimo di 96 mila euro.

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In cosa consiste il Bonus Ristrutturazione? (thewisemagazine.it)

A partire dal 1° gennaio 2025, invece, la percentuale detraibile scenderà al 36% relativamente ad una soglia massima di 48 mila euro. Rientrano nel Bonus gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, come costruzione di scale, realizzazione di garage, sostituzione di infissi e installazione di ascensori e impianti fotovoltaici.

In molti casi, tuttavia, gli interessati cercano di risparmiare effettuando i lavori in proprio, non sapendo che tale condotta potrebbe risultare incompatibile con l’agevolazione. Per questo motivo, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta, chiarendo quando è possibile richiedere il Bonus pur compiendo lavori in proprio.

In particolare, l’Ente ha specificato che i lavori possono essere realizzati anche in proprio dal proprietario o dal detentore, senza l’intervento di una ditta specializzata oppure di lavoratori autonomi o di maestranze dello stesso proprietario o detentore. In questi casi, tuttavia, ci sono dei precisi limiti da rispettare.

Bonus Ristrutturazione, lavori in proprio: ok, ma attenzione alle spese detraibili

Attualmente, il Bonus Ristrutturazione è l’unico che consente di ottenere una considerevole detrazione per le somme sborsate per il compimento di interventi edilizi, effettuati anche in autonomia e senza l’ausilio di imprese edilizie.

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Bonus Ristrutturazione per lavori in proprio (thewisemagazine.it)

L’Agenzia delle Entrate, però, ha specificato che non tutte le spese possono essere detratte in Dichiarazione dei Redditi, ma soltanto quelle affrontate per acquistare i materiali impiegati per i lavori, entro il limite massimo di 96 mila euro.

I contribuenti, dunque, devono ponderare attentamente i lavori perché corrono il rischio di spendere più di quanto hanno stimato. Le spese, inoltre, possono essere compiute sia prima sia dopo l’inizio dei lavori, a condizione che vengano dimostrate tramite bonifico. La detrazione viene suddivisa nella Dichiarazione dei Redditi in 10 rate di uguale importo, per 10 anni.

Segnaliamo, infine, che chi usufruisce del Bonus Ristrutturazione e sceglie di svolgere i lavori edilizi in proprio ha accesso anche al cd. Bonus Mobili. Il beneficio permette di ottenere la detrazione del 50% sui costi sostenuti per comprare arredamento e grandi elettrodomestici destinati a immobili che sono stati ristrutturati. L’agevolazione economica può essere richiesta per una cifra totale di 10 mila euro ed è ripartita In Dichiarazione dei Redditi in 10 rate annuali di pari importo.

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