Il Ministero della Salute annuncia un allarme Listeria per tutelare la salute dei consumatori. Scopriamo i prodotti incriminati.
L’allerta riferisce la possibile contaminazione di diversi prodotti dal batterio che provoca la Listeriosi. In varie regioni italiane sono scoppiati focolai di Listeriosi. Si tratta di un’infezione provocata da un batterio che può causare anche la morte.
Si allunga, così, la lista dei prodotti ritirati dal mercato che periodicamente il Ministero della Salute aggiorna per tenere sempre informati i consumatori sui rischi per la salute. Salmonella, Escherichia Coli, frammenti di plastica e vetro, ossido di etilene sono alcune delle possibili cause dei richiami che si aggiungono alla contaminazione da Listeria.
I consumatori non devono assolutamente mangiare i prodotti ritirati dagli scaffali dei supermercati ma riconsegnarli al punto vendita e chiedere il rimborso della spesa (anche senza scontrino di acquisto). La Listeriosi provoca gastroenterite ma può essere più invasiva e causare meningite, sepsi, meningoencefalite. Ecco perché si deve assolutamente sapere come evitare una infezione.
Listeria, i prodotti a rischio di contaminazione
Il batterio che provoca la Listeriosi è molto diffuso nel suolo, nell’acqua, nella vegetazione, nelle feci di molti animali. Prolifera a temperature comprese tra 0 e 45° con la conseguenza che resiste negli alimenti surgelati, conservati e trasformati. Da qui la necessità di prendere precauzioni per non mettere a rischio la salute.
I prodotti a rischio sono
- i wurstel,
- la carne,
- il pesce affumicato,
- il pesce crudo,
- il latte non pastorizzato,
- le verdure crude,
- i latticini,
- le salsicce,
- le insalate preconfezionate,
- gli insaccati poco stagionati,
- gli affettati.
Per evitare l’infezione è bene risciacquare in modo corretto gli alimenti crudi prima di cucinarli o mangiarli. Cetrioli e meloni vanno puliti con una spazzola pulita. Occorre separare carne e pesce crudi dalle verdure o cibi cotti. Bisogna ricordare, poi, di lavare sempre le mani, il piano di appoggio, i coltelli e asciugare i prodotti con un tovagliolo o panno pulito.
I wurstel bisogna mangiali solo dopo averli cotti minimo quattro minuti per allontanare i rischi di un’infezione. I casi di infezione registrati legati proprio al consumo dei wurstel crudi sono numerosi. Recentemente il Ministero della Salute ha richiamato i prodotti venduti dall’azienda agricola Tre Valli per una possibile contaminazione.
Tanta attenzione, dunque, e consigliamo di controllare spesso la lista dei richiami alimentari segnalati dal Ministero sul proprio portale. L’elenco riporta il marchio, il prodotto incriminato, il numero di lotto, la data di scadenza nonché il motivo dei ritiro dagli scaffali dei supermercati.