Ex percettori del Reddito di cittadinanza: qualcosa sta andando storto ma non è colpa della Meloni

Il Supporto per la formazione e il lavoro è l’erede del Reddito di Cittadinanza ma qualcosa sta andando per il verso sbagliato.

Sette mesi di ricariche dell’RdC e poi nulla fino allo scorso 1° settembre con l’attivazione del Supporto per la formazione e il lavoro. Lo scopo del Reddito di Cittadinanza era incentivare la ricerca di un lavoro per ridurre il tasso di disoccupazione in Italia. Obiettivo mai raggiunto, che ha spinto il governo Meloni ad cancellare questa misura di sostegno.

Reddito di Cittadinanza e supporto per la formazione
Gli ex percettori di RdC che fine hanno fatto? – Thewisemagazine.it

Giorgia Meloni ha cancellato ‘RdC dopo sette ricariche fatte nel 2023 e lasciandolo attivo fino al 31 dicembre solo per i nuclei con figli minorenni, disabili e over 60. Ma l’esecutivo non deciso di non lasciare i cosiddetti occupabili – persone tra i 18 e i 59 anni che possono lavorare – senza aiuti. Quindi ha ideato il Supporto per la formazione e il lavoro, una misura che prevede l’erogazione di 350 euro per dodici mesi a cui si aggiunge l’obbligo di seguire un corso di formazione o di terminare il ciclo di istruzione.

L’obiettivo è formare persone in modo tale che possano di nuovo inserirsi nel mondo del lavoro e trovare una nuova occupazione. Considerando che gli occupabili sono circa 190 mila, ci si aspettava un boom di richieste dal 1° settembre. Ma così non è stato.

Post Reddito di Cittadinanza, il Supporto non viene richiesto

Su 190 mila occupabili solo 51 mila si sono iscritti al Supporto per la formazione e il lavoro. Per alcuni questo significa che Giorgia Meloni ha fatto bene a cancellare l’RdC, perché i tanti che non hanno inviato la domanda di accesso al Supporto probabilmente lavoravano e lavorano in nero e quindi hanno percepito il Reddito in maniera illegittima. L’INPS in effetti stima che il 20% degli occupabili lavori in nero.

Supporto per la formazione quante richieste
Ex percettori RdC, la situazione oggi – Thewisemagazine.it


Una piccola parte degli ex percettori sta cercando realmente lavoro.
Iscrivendosi al Supporto si impegnano e si rimettono in gioco per avere un’opportunità, formandosi e approfondendo le proprie competenze. 51.832 persone iscritte sono poche su quasi 200 mila che si sono viste cancellare le erogazioni del Reddito di Cittadinanza.

Il tempo per informarsi sul funzionamento del Sussidio, sulle modalità di richiesta in autonomia o tramite patronati l’hanno avuto. I primi sms dell’INPS che informavano del repentino addio all’RdC sono stati inviati a luglio. Perché non c’è stata la ricerca del lavoro né la richiesta dei 350 euro al mese per seguire un corso di formazione e investire sul proprio futuro?

C’è chi trova la piattaforma complicata, chi aspetta di essere inserito dai servizi sociali tra i percettori dell’Assegno di Inclusione, chi forse ha trovato un impiego in estate e fortunatamente non ha bisogno più di aiuti e c’è chi un lavoro ce l’ha e lo ha sempre avuto ma in nero.

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