Ci sono dei casi in cui prendere l’aspirina può rivelarsi controproducente o addirittura rischioso. Scopri di quali tratta.
Quando si parla di farmaci da banco, l’aspirina è senza alcun dubbio uno di quelli che viene assunto più spesso e, troppe volte, con estrema facilità. Trattandosi pur sempre di un farmaco, però, ci sono delle situazioni in cui la sua assunzione può rivelarsi un pericolo per la salute.
Ciò può dipendere dallo stato di salute che si ha in quel momento, dai farmaci che si stanno assumendo in contemporanea o da possibile allergia al prodotto. Conoscere tutti i casi in cui questo farmaco non dovrebbe essere usato ti sarà quindi utile per prenderti cura di te nel modo giusto.
Forse non lo sai ma ci sono diverse situazioni in cui prendere l’aspirina può rivelarsi altamente sconsigliato. Ciò dipende dalla possibile interazione che questo farmaco ha con gli altri e dagli effetti che può dare in caso di patologie già in atto. La sua assunzione, ad esempio, è controindicata in soggetti ipertesi, con problemi dentali o con gastrite, ulcere e bruciori di stomaco. È inoltre sconsigliata a chi è in stato di gravidanza, se si soffre di morbo di Chron o sotto i 12 anni. Ovviamente, in tutti questi casi si può chiedere un parere al proprio medico curante e far sempre ben presente dei problemi di cui si soffre.
Un altro aspetto che in pochi conoscono riguarda il fatto che l’aspirina è da evitare se si assume eparina, se si seguono terapie per l’asma e in caso di uso di altri antiaggreganti o di farmaci immumosoppressori o a base di ciclosporina. Infine, si tratta di un farmaco che può dare reazioni allergiche come orticaria, prurito o problemi respiratori. In tal caso andrebbe immediatamente sospesa perché potrebbe portare ad uno shock anafilattico. Per lo stesso motivo, chi è allergico all’acido acetil salicilico non può assumerla in nessun caso.
Insomma, sebbene per molti sia un semplice farmaco da banco, l’aspirina nasconde molte più insidie di quelle che si pensa. Va infatti ricordato che abusarne può portare a problemi ai reni, tremori, cefalea e problemi allo stomaco. Inoltre, come dimostrato da un recente studio, assumerla come molti fanno come antiaggregante in via preventiva è del tutto inutile e pertanto sconsigliato. Molto meglio ridurne il consumo, quindi, affidarsi il più possibile ai rimedi naturali e prenderla sempre e solo dietro suggerimento del medico. In questo modo la tua salute non sarà a rischio e potrai vivere senza timore di assumere il farmaco sbagliato.
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