Antonello Valentini ha voluto raccontare quanto accaduto con Giorgio Napolitano prima della mitica finale di Berlino.
L’ex Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano è mancato il 22 settembre scorso a 98 anni. Ecco che cosa ricorda di lui Antonello Valentini, ex direttore generale della Federcalcio, e cosa accadde prima dell’indimenticabile finale di Berlino, in cui la Nazionale di Calcio vinse il Campionato del Mondo
Giorgio Napolitano è stato un politico italiano e l’undicesimo Presidente della Repubblica, il primo ad essere eletto per due mandati. È stato anche il primo capo di Stato ex membro del Partito comunista. Eletto il 15 maggio del 2006 ha lasciato il ruolo il 14 gennaio 2015.
Nel frattempo ha conferito l’incarico di governo a ben cinque Presidenti del Consiglio. Nato a Napoli nel 1925, fu eletto deputato per la prima volta nel 1953. Tra il 1963 e il 1966 è stato segretario della federazione comunista di Napoli. Nel 1992 è diventato Presidente della Camera dei Deputati e quattro anni dopo è stato scelto da Romani Prodi come Ministro dell’Interno del suo governo.
Il 22 settembre scorso è stato ricoverato presso la clinica Salvador Mundi a Roma dove le sue condizioni di salute si sono aggravate fino al decesso. Ecco il ricordo di Antonello Valentini sulla finale di Barlino, raccontato nell’intervista rilasciata al portale Notizie.com.
Valentini e il ricordo su Napolitano: “Fu un’ulteriore spinta”
In questi giorni sono state innumerevoli le testimonianze su questa figura di spicco che ha rivestito un ruolo tanto importante per tutti gli italiani. Antonello Valentini, ex direttore generale della Federcalcio, nell’intervista rilasciata a Notizie.com ha voluto condividere i suoi ricordi sul presidente Napolitano in merito ai mondiali di Berlino 2006, che videro la straordinaria vittoria degli Azzurri contro la Francia.
L’ex direttore generale della Figc ha raccontato che l’ex Presidente fu molto vicino alla squadra in quell’occasione. Passò a salutare gli azzurri prima della partita sottolineando, con questo gesto, quanto fosse orgoglioso del fatto che la Nazionale avesse raggiunto la finale. Tornò poi anche al termine della partita per congratularsi ma sempre in modo sobrio perché era una persona schiva e non voleva oscurare il successo dei giocatori e dello staff.
Valentini ha aggiunto che Napolitano scherzò molto con Buffon nella capitale tedesca e che disse a tutta la squadra che avevano già ottenuto un grande risultato. “Speriamo stasera di portarci a casa la Coppa” disse l’allora Presidente della Repubblica. In seguito, una volta tornati da vincitori in Italia, i giocatori hanno avuto l’onore di un’udienza al Quirinale.
Valentini ha specificato che secondo lui la presenza della più alta carica dello Stato diede una grande carica e grande conforto ai giocatori in attesa di disputare la partita della vita. “Credo di poter dire che fu una partecipazione calorosa, affettuosa e anche entusiastica“, ha aggiunto Valentini nell’intervista rilasciata a Notizie.com. Insomma un ricordo un po’ diverso dal solito che sottolinea l’umanità di cui era dotato Napolitano