Tassa UE sulla casa da 60.000 euro, ultime novità: forse si può evitare la stangata più grossa

Buone notizie per gli italiani preoccupati dalla Direttiva Case Green UE che imporrebbe lavori di riqualificazione energetica per una spesa di 50/60 mila euro.

Cambiano le regole per la transizione green degli immobili nell’Unione Europea. I cittadini tirano un sospiro di sollievo. La paura di dover spendere 60 mila euro per ristrutturare casa e renderla efficiente dal punto di vista energetico entro il 2030 era comprensibile.

Unione Europea e la direttiva sulle case green
Direttiva Case Green, ultime novità (Thewisemagazine.it)

Tante famiglie non avrebbero potuto affrontare i lavori e avrebbero dovuto accettare il fatto che la propria abitazione valesse zero e che non si sarebbe potuta vendere.

Ora si può tirare un sospiro di sollievo. La riqualificazione sarà sempre necessaria ma in tempi decisamente più lunghi. Rispetto alla normativa approvata dall’Eurocamera a marzo 2023, le regole sono diventate più soft e accettabili. L’Europa, infatti, non è riuscita a definire la Direttiva Case Green e a trovare un accordo tra Consiglio UE, Parlamento e Commissione. Tutto rimandato a dicembre quando si cercherà di risolvere alcune criticità riscontrate proprio con riferimento alla normativa.

Al momento alcuni punti sono stati ridefiniti. Parliamo dei target e delle scadenze per rendere efficienti le abitazioni dell’Unione Europea. Gli Stati avranno più tempo per adeguarsi essendo stata concessa loro maggiore flessibilità.

Come cambia la direttiva Case Green UE

Le modifiche concordate stabiliscono come gli Stati membri UE dovranno concordare piani di riqualificazione energetica entro il 2050 con scadenze intermedie e target di riduzione dei consumi di energia.

Regole più soft per la riqualificazione della casa
Regole più soft per la riqualificazione della casa (Thewisemagazine.it)

Sembrerebbe che ogni singolo Stato possa definire in autonomia i tempi da rispettare facendo cadere, dunque, gli obblighi della classe E entro il 2030 e della classe D entro il 2033 per le abitazioni residenziali.

Durante il prossimo incontro, gli addetti ai lavori dovranno concentrarsi sul meccanismo dei mutui green con tassi agevolati per l’acquisto di case con classe energetica elevata. Le abitazioni non green, invece, verrebbero deprezzate.

Altre questioni da approfondire sono l’obbligo di installazione dei pannelli solari sugli edifici pubblici e non residenziali e di installazione delle colonnine di ricarica nei parcheggi degli edifici residenziali. Al momento questi obblighi sono stati cancellati. Poi c’è il tema forse più caldo, quello dei costi per le famiglie. Servono agevolazioni fiscali per aiutare i cittadini ad affrontare le spese di ristrutturazione per rendere la propria casa più efficiente dal punto di vista energetico.

In Italia si dovrà intervenire su un numero elevato di immobili. Occorre tenere conto che il 53,7% delle abitazioni ha più di 50 anni, il 31% dai 30 ai 40 anni e neanche l’8% nell’ultimo ventennio.

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