Anna Marchesini e quell’ultima telefonata con il marito prima della morte: il suo contenuto viene fuori solo adesso, dopo molti anni.
Il prossimo 19 Novembre avrebbe compiuto settant’anni, Anna Marchesini attrice e comica che ha fatto la storia dello spettacolo italiano con i suoi colleghi Massimo Lopez e Tullio Solenghi, ma l’artrite reumatoide non le ha lasciato scampo.
Oggi a distanza di molto tempo, a ricordarla è stato il marito, Packi Valente che lei aveva sposato a Parigi nel 1991 e che ha scritto un libro dal titolo Vi presento Anna Marchesini, in cui racconta luci e ombre del loro rapporto e anche della loro professione: anche lui infatti è un noto attore.
“Tra una lacrima e una risata cerco di celebrare la grandezza di Anna che ho avuto il privilegio di amare e di conoscere come nessun altro” ha ammesso nella sua intervista per il settimanale Nuovo. Ma entriamo ancora di più nel particolare e scopriamo che cosa ha raccontato.
Anna Marchesini, il marito: “Mi chiese scusa ma io non riuscì a replicare”
Un rapporto complicato è stato quello tra Anna Marchesini e il marito che poi ad un certo punto è andato via via scemando, nonostante l’affetto che i due continuarono ad avere sempre l’uno per l’altro. Sempre Packi Valente per Nuovo ha rivelato quello che si sono detti nella loro ultima telefonata avvenuta qualche anno prima della sua morte.
Sembra infatti che a decidersi a fare la chiamata dopo anni di silenzio fu proprio la nota attrice comica: “Mi fece una chiamata di dieci secondi da un numero sconosciuto un paio di anni prima della sua morte. MI chiese scusa ma io non riuscì nemmeno a replicare. Ho fatto di tutto per ricontattarla ma non ci sono mai riuscito”. Davvero un finale struggente quello tra i due, reso ancora più unico dalla sua morte che lui ha scoperto quando era in Thailandia per questioni di lavoro.
Ad ogni modo ad oggi le cose per il noto attore non sono facili nemmeno con la figlia Virginia che lui stesso ammette di non vedere da quando ha compiuto diciotto anni, nonostante negli anni abbia anche provato diverse volte a mettersi in contatto. Sempre nel suo libro le scrive una lunga lettera: “Il mio sogno è che un giorno ci possiamo rivedere e specialmente spero che lei stia bene”.