Gerry Scotti, la rinuncia costa cara: il conduttore ha preso la sua amara decisione

Gerry Scotti ha deciso di rinunciarci, il conduttore ha preso la sua decisione e non pare avere nessuna intenzione di tornare sui suoi passi.

Prosegue con grande successo la carriera televisiva di Gerry Scotti, l’amato conduttore di Canale Cinque al momento è impegnato con il quiz preserale, ovvero Caduta Libera e in prima serata con la nuova stagione di Io Canto Generation, che è tornato in onda dopo molti anni di pausa.

Gerry Scotti la grande rinuncia
Gerry Scotti – Thewisemagazine.it

Ma il motivo che lo porta al centro dell’attenzione ha a che fare con qualcosa di completamente diverso, un argomento che in diverse occasioni il conduttore non ha mai mancato di sottolineare: forse non tutti lo sanno ma lui è stato per cinque anni parlamentare, infatti, ha avuto un incarico nel 1987, terminato poi nel 1992, quando è stato eletto come deputato nel PSI sotto la guida di Bettino Craxi.

Da quel momento percepisce ancora lo stipendio che si aggira intorno ai 1.000,00€, una cifra alla quale da sempre ha cercato di rinunciare senza riuscirci, eppure la sua decisione negli anni non è mai cambiata, tanto da avere preso una decisione ulteriore. Ecco che cosa ha detto.

Gerry Scotti e lo stipendio da parlamentare: “Adesso chiederò anche a Giorgia Meloni”

Insomma, Gerry Scotti, oltre che per il suo lavoro, percepisce ancora lo stipendio da parlamentare, stipendio al quale da anni ha ammesso di volere rinunciare e non solo a parole ma anche a fatti, tanto da stare facendo di tutto per poterlo rendere una realtà.

Gerry Scotti, ha chiesto alla Meloni di non avere lo stipendio da parlamentare
Gerry Scotti foto Ansa -thewisemagazine.it

“Ora chiederò anche alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni” ha ammesso nella sua intervista radiofonica e ancora: “L’ho chiesto a Silvio Berlusconi, a Matteo Renzi, e anche a Giuseppe Conte. Mi manca solamente l’attuale premier in carica”.

E non è finita qua, nel 2014 aveva fatto la prima richiesta per potere rinunciare a questo compenso e dal momento che non è mai riuscito a rendere la cosa pratica, ogni mese quando arriva quel compenso, devolve tutto in beneficenza, in quel periodo in particolare come lui aveva ammesso, li mandava: “Alle famiglie dei caduti nell’adempimento del proprio lavoro, tutti coloro che hanno avuto un papà, un fratello, un figlio che facendo il proprio lavoro ci ha lasciatoahimè, lasciato”.

Adesso non resta che capire se la Presidente del Consiglio in carica potrà fare qualcosa per risolvere la situazione cosi da accontentare i desideri di Gerry Scotti: un gesto che forse non tutti avrebbero fatto.

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