Lino Banfi, vita appesa a un filo: il retroscena è da groppo in gola

Lino Banfi ha raccontato un retroscena della sua vita, vissuto molti anni fa e che, nonostante il tempo, non potrà mai dimenticare.

Lino Banfi ha da pochissimo concluso la sua esperienza a Ballando con le stelle. È entrato a far parte del cast della nuova edizione, ballando con la maestra Alessandra Tripoli. Ha emozionato il pubblico, nelle prime tre puntate, fino a quando non ha annunciato la sua decisione di lasciare il programma. Non lo aveva rivelato a nessuno, anche se, come ha confessato al settimanale Chi, era un’idea a cui aveva già pensato prima ancora di iniziare.

Lino Banfi, la vita in pericolo
Lino Banfi – Thewisemagazine.it

Era consapevole di non avere le forze per andare fino in fondo, e a partire dalla quarta puntata- ha spiegato- si comincia solitamente a parlare di ballo seriamente: “Io non ho gli anni né la forza. Volevo essere io a decidere quando lasciare, non andarmene da perdente, ma dopo aver fatto una bella figura”. Banfi ha lasciato Ballando e oggi lo sta seguendo da spettatore. L’attore ha dimostrato una forte sensibilità, formatasi nel corso degli anni. A quanto pare, la sua vita non è stata rose e fiori e ha vissuto dei momento molto difficili. 

Lino Banfi ha rischiato molto: spunta il retroscena sulla sua vita passata

Lino Banfi, negli ultimi mesi, è stato ospite in diversi programmi, come a Verissimo, dove ha raccontato della scomparsa di sua moglie. L’amore che ha per la sua Lucia, nonostante non sia più con lui, continua a resistere e a battere forte. In un’intervista rilasciata a Il Corriere della sera, ha invece raccontato della sua vita e di tutto il suo percorso, che l’ha portato al successo, soffermandosi soprattutto su alcuni momenti difficili.

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Lino Banfi e il retroscena sulla sua vita (Foto Ansa) thewisemagazine.it

L’attore ha raccontato uno dei suoi primi ricordi, legati ai fatti accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale: “I bombardamenti. Noi che corriamo al rifugio e nonno Giuseppe che grida ‘Pasqualì porta li pupazz’, porta i pupazzi”. Ne aveva costruito tre, con la mollica di pane indurita e li aveva chiamati Orlando, Rinaldo e Angelica. Improvvisava piccoli spettacoli per i bambini che in cambio- racconta- gli portavano le mandorle o i fichi secchi.

“I pupazzi si scambiavano minacce terribili. Li portavo anche nelle cantine, dove cercavamo riparo dalle bombe, per distrarre i più piccoli”, ha confessato Banfi, ricordando alcuni episodi vissuti durante la guerra, quando ha rischiato la vita, con la sua famiglia. Sono ricordi che l’attore non può dimenticare e che lo portano agli anni vissuti con i suoi genitori, quando era solo un bambino.

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