Stanchezza e sonnolenza possono essere il sintomo di una grave carenza: ecco quando ricorrere al medico

Stanchezza e sonnolenza potrebbero essere sintomi di una grave carenza. L’alimentazione giusta può aiutare a trattare questi disturbi.

Affrontare i ritmi di vita quotidiani, stressanti e veloci, può essere difficile per tante persone. La stanchezza e la spossatezza fanno spesso capolino quando si lavora tanto o le faccende da fare in casa e in famiglia sono tante.

Stanchezza e sonnolenza: potrebbero indicare una carenza alimentare
Stanchezza e sonnolenza potrebbero indicare che al corpo manca qualcosa – thewisemagazine.it

È anche vero, però, che a volte la stanchezza non dipende da niente di tutto ciò. Può infatti essere il campanello d’allarme di una grave carenza alimentare. Ecco quale e quando consultare un medico.

La carenza alimentare che provoca stanchezza e sonnolenza

Se anche appena svegli o dopo aver fatto un bel pasto, ci si sente stanchi e si ha ancora voglia di dormire, questo potrebbe essere dovuto a diversi problemi: celiachia, sindrome da stanchezza cronica, diabete, depressione, sindrome delle gambe senza riposo, ansia.

Stanchezza e sonnolenza: sintomi di carenza di ferro
Stanchezza e sonnolenza potrebbero essere sintomi di una carenza di ferro – thewisemagazine.it

Molte volte, però, la stanchezza e la sonnolenza sono sintomi di una grave carenza alimentare: quella da ferro. Questo è un elemento importantissimo per il nostro corpo perché è il costituente fondamentale dell’emoglobina, che trasporta l’ossigeno in tutte le cellule del corpo. Inoltre partecipa all’attività di molti enzimi e alla produzione di ormoni e del tessuto connettivo.

Quando c’è una carenza di ferro si parla di anemia, una patologia che può interessare sia gli uomini che le donne, specie in particolari momenti della propria vita (menopausa, gravidanza, nei giorni delle mestruazioni). Quando si soffre di questo disturbo, anche compiere le semplici attività giornaliere può sembrare difficoltoso, dato che si prova subito una sensazione di pesantezza muscolare e di affaticamento.

Se si ha una conclamata carenza di ferro, si può agire sul fronte dell’alimentazione. Il ferro si trova in due forme: ferro eme, che si trova prettamente nei cibi animali, e ferro non eme, che si trova prevalentemente nei prodotti vegetali. In linea generale sono buone fonti di ferro: 

  • Carne, non solo rossa ma anche quella bianca e le frattaglie 
  • Pesce (prevalentemente quello azzurro)
  • Tuorlo d’uovo
  • Legumi
  • Funghi
  • Frutta secca
  • Cereali
  • Spezie ed erbe aromatiche 
  • Verdure a foglia verde (radicchio e spinaci)

Mangiando questi alimenti si può superare con successo la stanchezza che deriva dalla mancanza di ferro. Tuttavia, è bene ricordare che i cibi che contengono ferro non dovrebbero essere consumati insieme ad alcuni che potrebbero ostacolarne l’assorbimento, come cioccolato, tè e caffè, ma anche i latticini. Meglio invece associare loro la vitamina C, presente soprattutto negli agrumi.

Infine, se anche nonostante il cambio di alimentazione non si dovessero vedere dei risultati sul livello della stanchezza e/o di ferro nel sangue, è consigliabile consultare un medico che suggerirà eventualmente dei supplementi e degli integratori per assumere il giusto quantitativo di ferro quotidiano e recuperare le energie.

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