Pensione indiretta o di reversibilità 2024: attenzione ai requisiti per non perderla

Oggi scopriamo quali sono i requisiti per accedere alla pensione indiretta o di reversibilità a partire dal 2024. Ci sono importanti novità.

Con l’approvazione della legge di bilancio 2024 sono state introdotte delle novità che riguardano anche i requisiti di accesso alla pensione in diretta o di reversibilità.

pensione indiretta o di reversibilità
pensione indiretta o di reversibilità per i superstiti- Thewisemagaizne.it

La pensione ai superstiti è un contributo economico riconosciuto dall’INPS in favore di determinate categorie di cittadini che hanno il diritto di percepire una quota della pensione che spettava al de cuius. Esistono due tipi di pensioni ai superstiti:

  • La pensione di reversibilità, quando il de cuius percepiva già il trattamento pensionistico.
  • La pensione indiretta, quando il titolare del trattamento pensionistico non era già percettore dello stesso.

In vista del prossimo anno è importante conoscere quali sono i requisiti che permettono di accedere alla pensione indiretta o di reversibilità.

Pensione indiretta o di reversibilità: i requisiti di accesso 2024

In base a quanto stabilito dall’articolo 24, comma 1, del regolamento delle attività istituzionali in vigore alcune persone possono accedere alla pensione di reversibilità o indiretta. Si tratta del riconoscimento del trattamento pensionistico anche ai familiari purché sussistano determinati requisiti.

La pensione ai superstiti
Pensione indiretta o di reversibilità – Thewisemagazine.it

Questa tipologia di pensione rappresenta a tutti gli effetti una tutela che la legge riconosce i familiari più stretti del defunto, come ad esempio il coniuge o i figli. La tipologia di prestazione che spetta ai superstiti dipende dalla posizione del defunto:

  • Se era un pensionato, ai superstiti spetta la pensione di reversibilità;
  • Se era un lavoratore, per poter accedere alla pensione indiretta, egli doveva vantare almeno 780 settimane di contributi oppure 260 settimane di contributi, di cui almeno 156 nel quinquennio antecedente la morte.
  • Se in coniuge o i familiari non hanno diritto a nessuna di queste prestazioni, la legge riconosce l’indennità di morte. Si tratta di una elargizione una tantum che tiene conto delle entità dei contributi versati dal defunto.

Possono accedere alla pensione indiretta o di reversibilità i familiari come: il coniuge, i figli, i genitori, i fratelli e le sorelle. Nel caso del coniuge superstite la reversibilità spetta anche al coniuge separato. Per quanto riguarda i figli, per avere diritto al trattamento pensionistico questi, alla data della morte del lavoratore o del pensionato, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • Minorenni fino a 18 anni
  • Maggiorenni studenti di scuola media o professionale fino a 21 anni, fiscalmente a carico del deceduto
  • Maggiorenni studenti universitari per la durata del corso di laurea, non oltre 26 anni
  • Inabili di qualsiasi età, a carico del deceduto.
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