Addio obbligato: la Juventus lo saluta a giugno per 40 milioni

A gennaio in casa Juvenus sono arrivato Djalò e Alcaraz e ora c’è il tema dei rinnovi: uno però agita i sonni e a giugno sarà ceduto

Quando un direttore sportivo, a mercato ancora aperto, dice che i movimenti in entrata sono finiti, non credetegli mai. Vale anche per Cristiano Giuntoli che adesso è alle prese con la grana rinnovi ma anche con un addio obbligato in casa Juventus.

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Juventus, c’è un affare che spaventa i tifosi (Ansa Foto) – Thewisemagazine

Dopo aver chiuso per l’arrivo alla Continassa di Tiago Djalò aveva detto che la rosa era a posto così e potevano concentrarsi sul campionato. Mentiva e infatti nelle ultime ore della sessione invernale ha portato a Torino anche Carlos Alcaraz. Sul giovane centrocampista argentino sono molti quelli pronti a scommettere, anche se ora la palla passa ad Allegri.

Il club invece ha prospettive più rosee rispetto a quelle di un anno fa. Oggi la qualificazione alla prossima Champions League appare come un dato di fatto e la prospettiva dello scudetto è sempre più reale. In concreto, significano molti soldi in più di iscrivere a bilancio e uno sforzo minore da parte della società.

Questo però non implica che almeno uno dei pezzi pregiato nella rosa non debba essere sacrificato nella prossima finestra di mercato e ci sono ancora molti casi aperti. Quello di Adrien Rabiot in teoria non lo è perché la situazione del francese è molto chiara. Contratto in scadenza a giugno, volontà reciproca di rinnovare, ma alle condizioni che imporrà sua madre.

Addio obbligato: la Juventus lo saluta a giugno, è l’unico veramente sacrificabile nella rosa

Ora però la dirigenza bianconera, dopo i rinnovi di Gatti e di Bremer, punta a blindare anche gli accordi con Vlahovic e Szczesny. Per il primo però non sarà facile trovare la quadratura. L’esigenza del club, infatti, è rivedere l’intesa al ribasso. Serve una spalmatura di stipendio perché Vlahovic da luglio guadagnerà, in base agli accordi precedenti, 12 milioni netti a stagione.

Una cifra pesante e non a caso nessuno in Serie A oggi può permettersi oggigiorno un salario da 12 milioni netti, il doppio lordi. Ecco perché ridiscutere l’ingaggio non si annuncia facile. Meno difficoltà invece dovrebbero esserci per Szczesny. Anche in quel caso 6,5 milioni di euro netti a stagione da spalmare su più anni. Ma nonostante le 33 primavere, infatti, l’estremo difensore polacco rimane un portiere di grande affidabilità e la Juve intende puntare ancora su di lui.

Federico Chiesa dirà addio alla Juve, è già tutto deciso
Federico Chiesa dirà addio alla Juve (Ansa Foto) – Thewisemagazine.it

Poi però c’è anche Federico Chiesa, in questo momento il punto interrogativo più grande. Da una parte c’è la condizione fisica che quest’anno più volte gli ha presentato il conto. Anche ad inizio gennaio il figlio d’arte è stato bloccato da un trauma contusivo-distorsivo al ginocchio sinistro che lo sta limitando.

Dall’altra però c’è il suo contratto, in scadenza nel 2025. Chiesa alla Juve non è il top player degli ingaggi, perché viaggia a 5 milioni per stagione. Ma è anche il più sacrificabile del pacchetto offensivo, perché comunque ha mercato. All’epoca la Juve lo ha strappato alla Fiorentina per poco meno di 44 milioni, oggi può partire per 40 milioni. Inter, Milan e Roma aspettano solo un segnale per muoversi.

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