Rimborso 730 in busta paga anche per le fatture pagate in questo modo, molti non lo sanno e rinunciano ai soldi

Anche per le fatture pagate in questo modo, si può ottenere il rimborso 730 in busta paga. Non lo sa nessuno, ecco cosa dovete fare.

Quando si tratta di dover fare la Dichiarazione dei Redditi e quindi di compilare il Modulo 730, ci sono diversi aspetti ai quali è bene fare sempre attenzione. Questo per non rischiare nulla e poter evitare possibili sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Uno dei punti focali riguarda le fatture pagate, con la possibilità di ottenere un rimborso 730 in busta paga.

Ecco come richiedere il rimborso 730 con questi metodi di pagamento
Rimborso 730, quando si può richiederlo e come – TheWisemagazine.it

Con alcune indicazioni a cui fare attenzione. In particolare, sempre più cittadini si chiedono se i sono alcuni metodi di pagamento per i quali non è prevista alcuna detrazione e dunque senza rimborsi possibili. Ma in realtà ci sono alcuni aspetti che nessuno conosce, tanto che si porta ad una rinuncia a priori. Ecco tutto quello che dovete sapere, anche se pagate le fatture in questo modo potrete godere di un rimborso importante.

Rimborso 730 con questo metodo: le fatture interessate

A rispondere alla domanda ci ha pensato il caporedattore de L’Economia Corriere della Sera Massimo Fracaro, che dirige una rubrica sul sito web online di domande e risposte con i lettori. In particolare, di recente una contribuente si è chiesta se il rimborso 730 delle fatture vale anche per quelle pagate con metodi di pagamento elettronici come può essere PayPal.

Come richiedere il rimborso 730 per le fatture pagate con questo metodo
Anche con PayPal si ha diritto al rimborso 730 – TheWisemagazine.it

La risposta è ovviamente affermativa, sebbene in pochi ne siano a conoscenza. A partire dal 2020 è possibile godere della detrazione del 19% su tantissime spese, come per esempio quelle sanitarie. L’unico requisito è dover effettuare il pagamento con strumenti tracciabili. Come i bonifici, i versamenti, gli assegni bancari, le carte di credito e debito, le prepagate, il Bancomat, gli e-wallet e le app dedicate.

Il dubbio principale riguarda la documentazione necessaria per dimostrare la tracciabilità del pagamento in digitale. Secondo quanto dichiarato dal Fisco, basta annotare lo strumento utilizzato nella fattura rilasciato dal soggetto che ha effettuato la prestazione. Per strumenti come PayPal, si può utilizzare l’email di conferma che viene inviata dalla piattaforma per confermare l’avvenuta riuscita dell’operazione.

O anche solo munirsi dell’estratto conto dalla banca a cui ci si è appoggiati per il pagamento. O ancora, alle ricevute di pagamento che si ricevono solitamente via app, SMS o email. Dunque anche per sistemi come PayPal è possibile richiedere il rimborso del 730.

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