Avete deciso di aprire un conto corrente cointestato, ma cosa succede esattamente se uno dei due titolari in questione muore? Scopriamolo
Come prima cosa facciamo un piccolo passo indietro e cerchiamo di capire a cosa facciamo riferimento quando parliamo di un conto corrente cointestato. Nello specifico, si tratta un conto in cui possono esserci due o più titolari, entrambi con pieno e uguale diritto per quanto riguarda le operazioni da poter effettuare e soprattutto con eque responsabilità.
Senza dubbio, si tratta di un’opzione molto gettonata perché se è vero che divide in due i vari profitti o vantaggi che è possibile trarre dal conto corrente in questione, è altrettanto vero che anche i possibili rischi e i problemi che possono insorgere sono equamente divisi.
Cerchiamo però di approfondire l’argomento e soprattutto di capire, da un punto di vista legale, come comportarsi in alcuni casi specifici: ad esempio, come ci si deve comportare se si è titolari di un conto corrente cointestato e uno dei due fondatori decede?
Titolare muore, cosa succede al conto corrente cointestato
Innanzitutto, per poter meglio comprendere e approfondire la questione del conto corrente cointestato, è bene fare un piccolo passo indietro e soprattutto approfondire un aspetto di notevole importanza. Ovvero che ci sono ben due tipologie di progetti che è possibile sottoscrivere, ovvero quelli con firma disgiunta o ancora quelli con firma congiunta. Nel primo caso i due titolari avranno eque responsabilità, diritti ma anche libertà d’azione, e pertanto potranno agire sul conto in questione in totale autonomia e separatamente.
Per quanto riguarda invece la seconda tipologia di conto corrente cointestato, ovvero quello con firma congiunta, allora per effettuare qualsiasi tipo di operazione sarà necessario avere sempre e ogni volta la firma e il consenso da parte di tutti gli intestatari interessati. Nel primo caso, come si può facilmente immaginare, la morte di uno dei due titolari non rappresenta un vero e proprio problema da un punto di vista legale in quanto la controparte mantiene la propria autonomia e indipendenza.
Diversa, chiaramente, è invece la questione per quanto riguarda i conti cointestati con firma congiunta: in questo caso, infatti, la morte di uno o di più titolari coinvolti nella sua creazione, limitano e vietano anche solo temporaneamente a coloro che sono rimasti di agire e operare sul conto in questione. Per poter tornare ad agire in modo attivo, infatti, bisognerà aspettare che questo venga sbloccato dalla banca a seguito dell’apertura del testamento e dunque della pratica di successione.