Importanti novità in vista per quanto concerne l’Assegno Unico universale per figli a carico. Ecco cosa sta per succedere
Buone notizie in arrivo per molte famiglie che a breve potranno beneficiare di importanti cambiamenti per quanto concerne l’erogazione dell’assegno unico. Ma cosa c’è da aspettarsi? Entriamo nel dettaglio e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Complice la crisi economica in atto, caratterizzata da un preoccupante e generalizzato aumento dei prezzi, sono molti purtroppo i nuclei famigliari che riscontrano serie difficoltà nel riuscire ad arrivare alla fine del mese. Le varie misure di sostengo messe in campo dal governo, come ad esempio l’assegno unico universale per figli a carico, sono quindi di fondamentale importanza.
Ebbene, proprio sull’assegno unico giungono buone notizie per molte famiglie. Questo perché potranno beneficiare a breve di importanti novità. Vediamo in cosa consistono.
Assegno Unico, ci sono ancora importanti novità: tutto quello che c’è da sapere
Misura che ha fatto il suo debutto nel 2022, anche quest’anno l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale provvederà ad erogare l’assegno unico universale per figli a carico. Si tratta, è bene ricordare, di una forma di sostegno economico a favore delle famiglie con figli a carico fino al raggiungimento dell’età di 21 anni. Non vi è limite di età per i figli con disabilità. Per quanto riguarda l’importo, invece, differisce in base all’Isee della famiglia richiedente.
Proprio sull’Isee si potrebbe assistere a breve a delle importanti novità. Stando alle ultime indiscrezioni in merito, infatti, sembra che il governo sia intenzionato a sganciare l’assegno unico dal valore reddituale indicato proprio sull’Isee. Ad incidere, infatti, potrebbe essere il nuovo quoziente familiare oppure il numero di figli presenti in famiglia.
Gli importi, pertanto, potrebbero differire da quelli attualmente corrisposti. In particolare a beneficiare di un importo più alto potrebbero essere le famiglie numerose. Come già detto, comunque, si tratta solo di ipotesi. Bisogna attendere le prossime decisioni del governo per capire se verranno o meno applicate delle modifiche all’assegno unico e al relativo importo.
Assegno Unico, gli aumenti del 2023: i chiarimenti dell’Inps
Certe sono invece le novità con cui si deve fare i conti nel corso del 2023. Entrando nei dettagli, chi ha rinnovato l’Isee entro il 28 febbraio 2023 ha già beneficiato a partire da marzo degli aumenti dell’assegno unico per effetto della rivalutazione. Chi ha rinnovato l’Isee dopo il 28 febbraio ha ottenuto gli aumenti a giugno, con tanto di arretrati.
I soggetti che presentano l’Isee dopo il 30 giugno si vedranno riconoscere l’aumento per effetto della rivalutazione a partire dallo stesso mese in cui viene presentato l’Isee. In quest’ultimo caso, però, non vengono riconosciuti gli arretrati. Non hanno diritto agli arretrati nemmeno le famiglie che non hanno presentato richiesta per la misura o che non hanno rinnovato l’Isee nel corso del 2023.
Come ricordato dall’Inps attraverso la circolare numero 41 del 7 aprile 2023, inoltre, a partire dal 1° gennaio 2023. “con decorrenza dalla mensilità di gennaio 2023, sono incrementati nella misura del 50% gli importi dell’Assegno unico e universale per i figli a carico di età inferiore a un anno”.
Stesso incremento “per i nuclei familiari con almeno tre figli, per ciascun figlio nella fascia di età da uno a tre anni, a condizione che abbiano un ISEE non superiore alla soglia di 40.000 euro, annualmente adeguata alle variazioni dell’indice del costo della vita”
Anche l’importo della maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico è stato modificato. “Con decorrenza dalla mensilità di gennaio 2023, viene incrementata nella misura del 50%”. La Legge di Bilancio 2023 ha inoltre portato con sé alla stabilizzazione degli aumenti a favore dei nuclei famigliari con figli disabili.