WhatsApp ti mette nei guai: lo fanno tutti in chat, ma si rischiano serie conseguenze

Adesso WhatsApp potrebbe metterti nei guai. Potresti pagare caro quest’abitudine sull’applicazione di messaggistica: rischi serie conseguenze.

WhatsApp è il servizio di messaggistica di Meta che tutti utilizziamo assiduamente ogni giorno. Infatti questa ci permette di chattare, chiamare e videochiamare i nostri contatti gratuitamente ed ormai non c’è un individuo che ne riesce a fare a meno. Una delle abitudini che abbiamo sviluppato sull’applicazione però potrebbe costarci caro: cosa bisogna evitare assolutamente.

WhatsApp guai
Devi evitare quest’azione sull’app – TheWiseMagazine.it

Sono oltre tre miliardi gli account attivi su WhatsApp, a dimostrazione che ormai quest’applicazione è utilizzata in tutto il mondo. Infatti ad oggi non c’è una singola persona che riesce a rinunciare al servizio di messaggistica di Meta, che ci tiene in contatto con i nostri familiari ed amici gratuitamente. L’applicazione riesce a rimanere al passo con i tempi grazie ai numerosi aggiornamenti introdotti dal team di sviluppo del colosso social.

Oggi però non parleremo di un nuovo update in grado di migliorare l’applicazione, ma di una di quelle azioni che compiamo nel quotidiano al suo interno ma che potremmo pagare caro. Infatti sono diversi i pericoli all’interno del servizio, come ad esempio le truffe per phishing che si nascondono dietro le lunghe catene di Sant’Antonio. Adesso però a causare il problema è l’utente stesso, fatta questa premessa andiamo a scoprire l’azione che bisogna assolutamente evitare.

WhatsApp, se lo fai ti metti nei guai: a stabilirlo è una sentenza che fa discutere

Su WhatsApp è possibile rispondere ai nostri cari con le emoticon, vale a dire quelle faccine che sono entrate all’interno del nostro quotidiano ed utilizzate spesso dagli utenti più pigri. Sono sempre di più coloro che le trovano comode ed addirittura più veloci rispetto alle classiche risposte, che possono risultare prolisse e noiose. Adesso però c’è un emoticon che dobbiamo evitare assolutamente, a causa di una sentenza spuntata fuori in Canada ma che potrebbe essere replicata anche da altri paesi.

WhatsApp guai emoji
Attenzione a rispondere con questa emoji – TheWiseMagazine.it

Infatti in Canada una sentenza ha stabilito che l’emoticon del pollice alzato vale come una firma. A provocare tutto ciò ci ha pensato Chris Achter, un agricoltore del paese della ‘foglia d’acero‘ che aveva risposto con un pollice in alto ad un’offerta di contratto ricevuta proprio su WhatsApp. A riportare la notizia ci ha pensato l’agenzia Reuters, che rivela come l’uomo dovrà pagare una penale di 61mila dollari per non aver rispettato ciò che diceva il contratto che addirittura non aveva mai letto.

A dare la sentenza ci ha pensato il giudice T.J. Keen, della provincia canadese di Saskatchewan. Infatti la Corte ha stabilito che seppur riconosce il modo non tradizionale di firmare, nelle circostanze dell’uomo resta comunque valido. All’interno del contratto si chiedeva ad Achter di consegnare 87 tonnellate di cereali per il mese di novembre, con l’azienda che chiedeva conferma. L’uomo, prendendo alla leggera il messaggio, aveva risposto con un pollice in alto che però gli è costato molto caro.

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