Quello che dovete sapere sul pagamento del saldo IMU 2023, ecco come effettuare il calcolo in base alle aliquote del Comune ed evitare errori sanzionabili.
Dicembre non è soltanto il mese delle feste natalizie ma anche della scadenza del pagamento di numerose tasse e imposte. Un obbligo che non si può evitare, per quanto impegnativo e anche doloroso, per non andare incontro a peggiori conseguenze, tra more e sanzioni. Il pagamento delle tasse porterà via una parte consistente di stipendio e tredicesima a molti italiani.
Molti preferirebbero evitare di dover pagare ma non farlo costerà molto di più in futuro. Pertanto, è bene ricordarsi tutte le scadenze e soprattutto calcolare tasse e imposte in modo corretto. Perché serve a poco pagare in tempo se poi la cifra non è corretta e la conseguenza è quella di subire pesanti sanzioni e dover pagare anche gli interessi di mora.
Tra le imposte che scadono a fine anno c’è l’Imu, l’imposta sugli immobili che va pagata ai Comuni. La scadenza è il 18 dicembre 2023. La scadenza sarebbe il 16 dicembre ma essendo un sabato è prorogata a lunedì 18 dicembre. Entro questa data va pagato il saldo, ovvero l’intero importo dell’imposta per l’anno corrente, che di solito è suddiviso in due rate: un acconto a metà giugno e il saldo, appunto, a metà dicembre.
Pagamento saldo IMU 2023, come effettuare il calcolo in base alle aliquote del Comune
Per pagare l’esatto importo dell’Imu è necessario calcolare in modo corretto la base imponibile, ovvero la cifra a cui sarà applicata l’imposta. L’Imu si paga per l’anno solare e si calcola in base alla percentuale e ai mesi di possesso dell’immobile durante l’anno. Il mese viene considerato per intero se il possesso è dell’immobile ha superato la metà del mese stesso. Ricordiamo che l’Imu non si paga sulla prima casa di abitazione, a meno che non si tratti di immobili di lusso.
Il calcolo della base imponibile dell’Imu per i fabbricati iscritti al catasto parte dalla rendita catastale che viene rivalutata al 5% e poi il risultato è moltiplicato per un coefficiente diverso in base alla categoria catastale dell’immobile.
Per calcolare la base imponibile dell’Imu per i terreni si distingue tra terreni agricoli e terreni edificabili. Per i terreni agricoli la base imponibile è il reddito dominicale rivalutato del 25% e moltiplicato per 135. Invece, per i terreni edificabili si tiene conto del valore venale in comune commercio al 1° gennaio dell’anno di imposizione o dalla data di adozione degli strumenti urbanistici.
Infine, una proroga dell’imposta è stata introdotta per coloro che abitano nelle zone colpite dalle alluvioni dello scorso maggio. L’acconto dello scorso giugno potrà essere pagato entro il 10 dicembre 2023, mentre il saldo andrà al prossimo anno. Come ha previsto il decreto alluvioni n. 61/2023.