Il consiglio dell’esperta in Risorse Umane: per farvi assumere togliete questo dal vostro curriculum

A volte le soluzioni sono fatte di piccoli dettagli: basta eliminare questo dato per aumentare le possibilità di essere assunti. Parola di chi se ne intende.

L’anno appena lasciato alle spalle si è chiuso con un sorprendente dato socioeconomico. Si tratta dell’aumento del tasso occupazionale, superiore (oltre ogni aspettativa) tanto rispetto al trimestre precedente, quanto a paragone dell’anno precedente. Se è vero che il 2022 è stato l’annus horribilis per il mondo del lavoro, che al pari dell’ambito familiare, ha dovuto affrontare i costi schizzati delle bollette causati dalla crisi energetica, il 2023 ha rappresentato il riverbero delle criticità sulla società e sul PIL.

Non mettere questo dettaglio. Può ostacolare l'assunzione
Il consiglio per un buon curriculum (thewisemagazine.it)

Proprio lo scorso anno, l’inflazione cavalcava indici che hanno abbattuto il confine delle due cifre percentuali, toccando, al suo apice, un tasso dell’11%. In parallelo, le casse dello Stato hanno dovuto affrontare uno sforzo superiore alla portata (altrettanto discontinua e complessa) della sua normalità, andando dunque ad erogare gli importi integrativi sui pagamenti di pensioni e contributi, dettati per legge dall’adeguamento ISTAT.

Quale dettagli risparmiarsi per una bella figura col curriculum

Certo, come ogni discorso, il senso di interpretazione prevale sull’oggettività dei fatti. La riflessione sull’occupazione si fonda infatti su canoni che sommano tutte le tipologie di contratti oggi a disposizione, ma perlopiù riflesso della estrema flessibilità (contratti a tempo determinato, contratti a progetto, collaborazioni ecc.). L’attuale governo ha deciso di incentivare l’assunzione a tempo indeterminato fornendo ai datori di lavoro, dal 1° gennaio, bonus, cosiddetti “più assumi meno paghi”.

Non mettere questo dettaglio. Può ostacolare l'assunzione
Questo dato sul CV può danneggiare le proprie competenze (Foto ANSA – thewisemagazine.it)

Le imprese che dimostreranno un’articolata politica di assunzioni riceveranno forti sconti fiscali su IRES e IRPEF, grazie a tali agevolazioni. Ma a concentrare l’attenzione resta il tasso che lascia più pensare, ossia la disoccupazione: al 2023, la percentuale è pari al 7,5% (in calo dello 0,2% rispetto al mese di novembre). La disoccupazione giovanile si attesta invece al 21% (-2,5%).

Parola di esperta in Risorse Umane, questo dettaglio ostacola l’assunzione

La ricerca del lavoro resta il fulcro di tutte le difficile sfumature di cui si caratterizza l’attuale mercato del lavoro, e la cultura stessa relativa all’occupazione. Definire competenze che non bastano mai (per un lavoratore sempre in formazione), ma soprattutto, trovare l’equilibrio tra professionalità, riconoscimento ed effettivo impiego resta un nodo cruciale nel tempo in cui la presenza umana viene ridotta dall’apporto della tecnologia e dall’intelligenza artificiale in molteplici ambiti.

Non mettere questo dettaglio. Può ostacolare l'assunzione
Come aggirare l’algoritmo che vaglierà il CV (Foto ANSA – thewisemagazine.it)

L’ABC della ricerca professionale imporne di partire ovviamente dalla redazione di un ottimale curriculum vitae: una buona presentazione può fare positivamente impressione, specie se centra in maniera sintetica ed intuitiva le cosiddette skills, le qualità ricercate dall’impresa. L’esperienza pregressa resta ancora un punto di forza, nonostante la ricerca di un nuovo impiego spesso si addice poco a chi ha un’età sufficientemente avanzata per accarezzare l’esclusione da diversi ruoli codificati anagraficamente dal mercato.

Alle nuove generazioni si rivolge il consiglio di Mackenzie McNeils, esperta statunitense in consulenza del lavoro. «Togliere qualsiasi data specifica» è l’imperativo. Le date sono il gancio discriminatorio degli algoritmi. L’importante è dimostrare la professionalità. Il cosiddetto “ageismo” potrebbe danneggiare persino la carriera di studio: meglio evitare di specificare persino l’anno.

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