Busta paga, arrivano gli aumenti di 124, 96 e 190 euro: gioia per i lavoratori

Quali lavoratori avranno aumenti in busta paga da 124, 96 e 190 euro? Si prepara una sorpresa attesa da tempo, vediamo chi ne beneficerà. 

Cambiano le buste paga nel 2024 per tutti i lavoratori ma solo per alcuni ci saranno incrementi aggiuntivi fino a 190 euro. Un anno più ricco, dunque, vediamo quali variabili influenzeranno le retribuzioni.

Aumenti in busta paga, per quali lavoratori
Fino a 190 euro di aumenti in busta paga, per chi? (Thewisemagazine.it)

Il cedolino 2024 dei lavoratori rispecchia gli interventi in materia fiscale e contributiva decisi dalla Legge di Bilancio pubblicata lo scorso 31 dicembre. Diverse misure consentono di ottenere retribuzioni maggiori a partire dal taglio del cuneo fiscale. La Manovra ha prorogato lo sgravio contributivo con aliquota abbassata di 7 punti per i dipendenti con reddito lordo sotto i 1.923 euro e di 6 punti per chi ha imponibile lordo fino a 2.692 euro. Parliamo di un aumento compreso tra 90 e 108 euro.

Un altro cambiamento che incide in busta paga è l’accorpamento dei primi due scaglioni IRPEF. Il secondo scaglione viene eliminato e per i redditi fino a 28 mila euro viene fissata l’aliquota del 23% proprio come per i redditi entro i 15 mila euro. Gli incrementi retributivi (circa 20 euro) si noteranno su uno stipendio maggiore di 1.200 euro circa. Oltre a queste novità che riguardano qualsiasi categoria di lavoratori, c’è un intervento che si rivolge solo ai docenti, ATA e personale amministrativo delle scuole.

Aumenti in busta paga nel comparto scuola, le novità

In seguito al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per il comparto dell’Istruzione e della Ricerca avranno un aumento in busta paga circa un milione e 300 mila lavoratori nelle scuole e università. Il Contratto fa riferimento al triennio 2019/2021 ma le disposizioni partono dal 19 gennaio 2024.

Aumenti in busta paga
Comparto scuola, ci sono aumenti in busta paga (Thewisemagazine.it)

Gli incrementi saranno pari a 124 euro per i docenti, 96 euro per il personale ATA e a 190 euro per i direttori dei servizi generali e amministrativi. Il fine è dimostrare riconoscimento – secondo il ministro dell’Istruzione e del Merito  Giuseppe Vaditara – al personale scolastico adottando una politica di valorizzazione dei lavoratori. Le risorse che hanno finanziato gli aumenti sono pari a 300 milioni di euro.

L’accordo contiene un’altra importante novità oltre le buste paga più alte per docenti, ATA e amministrativi. Saranno premiati anche i precari – supplenti insegnanti e ATA – con il riconoscimento dei tre giorni di permesso retribuito per motivi familiari o personali.  Segnaliamo, poi, ulteriori novità più rilevanti ossia l’introduzione e la regolamentazione del lavoro agile nonché l’istituzione di un nuovo ordinamento professionale per il personale ausiliario, tecnico e amministrativo delle scuole ma anche delle Università, delle Accademie e dei Conservatori.

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