In pensione anticipata anche per il convivente che assiste il disabile con la Legge 104? La risposta non lascia dubbi

Il convivente che assiste il disabile con la Legge 104 ha diritto alla pensione anticipata? Ecco la risposta alla domanda.

Una delle sfide più ardue consiste nel richiedere la pensione. Bisogna soddisfare dei requisiti che, per un motivo o per un altro, spesso non vengono raggiunti. Per questa ragione gli utenti italiani cercano di trovare delle soluzioni per risolvere questo problema. E il più delle volte non è possibile riuscirci, se non con delle condizioni specifiche. Un esempio lampante possono essere le pensioni anticipate.

Si può richiedere la pensione anticipata per chi assiste i disabili?
Pensione anticipata per chi assiste i disabili muniti di Legge 104: cosa sapere – Thewisemagazine.it

La pensione anticipata è un diritto di cui si può avvalere ogni cittadino. Permette di andare in pensione in anticipo versando 20 anni di contributi. La differenza sostanziale è che si termina di lavorare intorno ai 64 anni di età. Inoltre il rateo pensionistico non deve essere inferiore a 3 volte il valore dell’assegno sociale. Si attesta intorno ai 1.500 euro lordi al mese. Sino allo scorso anno questo vincolo era di 2,8 volte rispetto ad ora.

Pensione in anticipo: si può richiedere se si assiste un percettore della Legge 104?

Tuttavia c’è una domanda che molti contribuenti italiani si pongono. E non si tratta di un argomento come tanti altri: è piuttosto importante. Se si convive con una persona che è in possesso della Legge 104, e allo stesso tempo la si assiste, è possibile avere diritto alla pensione anticipata? Nonostante sia un quesito difficile, la domanda non tarda ad arrivare. Ecco la risposta che hai sempre cercato fino a questo momento.

Si può richiedere la pensione anticipata per chi assiste i disabili?
Pensione anticipata se si assiste un percettore della 104? – Thewisemagazine.it

Purtroppo non si ha diritto alla pensione anticipata. Questo perché spetta soltanto al coniuge o a coloro che hanno contratto una unione civile. Lo stabilisce il giudice di lavoro di Milano con la sentenza n.178 del 17 gennaio. Era stata emanata a seguito di una analisi piuttosto accurata, che aveva portato l’esito stabilito in Tribunale. Il caso riguardava un lavoratore che conviveva con una persona portatrice di handicap con connotato di gravità.

Il dipendente di lavoro già usufruiva di diversi benefici riconosciuti dalla legge. Si tratta di quelli per l’assistenza, e l’anno precedente aveva presentato la domanda per il pensionamento anticipato. Pensava che fosse possibile farlo dato che si ritrovava nelle condizioni previste dalla legge 232/1999. Così non è stato a causa dell’indagine portata a termine dall’ente amministrativo. Questo è ciò che c’è da sapere al riguardo: tenetelo a mente per il futuro.

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