Il famoso bonus mamme di 3000 euro è una beffa e fa perdere soldi, rivelazione choc dagli esperti

Se anche tu stai aspettando febbrilmente il tuo bonus mamma, c’è qualcosa che devi conoscere per forza: in realtà è una beffa.

Per cercare di sostenere la natalità in Italia, il governo ha pensato a un modo per aiutare le mamme con il rientro a lavoro e nella prosecuzione dei propri impegni professionali in tutta serenità. Il bonus mamme, infatti, consiste in un incentivo economico dedicato a chi ha dei figli piccoli e pensato proprio per consentire ai genitori di vivere con un po’ più di serenità, anche solo economica. C’è però un problema, di certo non secondario.

Il bonus mamme è una fregatura
Il bonus mamme è una fregatura: ecco qual è il motivo (thewisemagazine.it)

Già poco dopo la divulgazione di questa forma di sostegno economico, sono iniziati a circolare i sospetti che ci fosse qualcosa che non andava. Il giorno stesso della sua proclamazione, infatti, il bonus è stato declassato a misura sperimentale e si valuterà solo l’anno prossimo se renderlo o meno strutturale: ecco infatti qual è il motivo.

Bonus mamme, che fregatura! Mette a rischio altri bonus

Il problema legato al bonus mamme, che prevede per le donne assunte a tempo indeterminato e con almeno due figli un esonero dalla contribuzione previdenziale di massimo il 9,19 per cento del Ral, è che proprio questa diminuzione della trattenuta previdenziale fa aumentare l’imponibile fiscale. Di conseguenza, quindi, cresce anche l’Irpef da pagare e le lavoratrici che beneficiano del bonus mamme, oltre a non ricevere un aumento della retribuzione, si vedono crescere anche l’imponibile e l’Irpef.

Il bonus mamme è una fregatura
Il bonus mamme è una fregatura: mette a rischio altri sostegni economici (thewisemagazine.it)

Di fatto, inoltre, con l’aumento del reddito lordo cresce anche l’Isee, cioè l’indicatore usato per decidere dell’accesso ad alcune forme di sostegno ed agevolazioni varie. Come gli assegni unici o il bonus nido. Di conseguenza, le mamme che accedono al bonus a loro dedicato potrebbero, proprio per questo stesso motivo, trovarsi impossibilitate ad accedere ad altri bonus sempre pensati per loro.

Una mamma lavoratrice con un lordo mensile di 2mila euro, che ha diritto a un esonero dei contributi di 64 euro, vedrà la sua contribuzione netta aumentare di soli 49 euro. Questo accade perché dovrà anche pagare 15 euro in più di Irpef. Molte mamme, quindi, rinunciano a questa forma di sostegno economico, poiché a fronte di pochi vantaggi rischia di danneggiarle anche di molto. Vedremo se presto il bonus verrà ripensato e se verrà reso di nuovo fruibile in futuro.

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