Bolognina Boxe: il pugilato multietnico cerca una casa

Bologna, 18 luglio 2022. «Questa mattina davanti alla nostra palestra sono stati messi i sigilli di chiusura a causa dei problemi di insonorizzazione. La nostra palestra si trova in un condominio e un’inquilina ha fatto una segnalazione a causa del troppo rumore. Dopo i rilievi, è emerso che sforiamo i limiti consentiti per legge e abbiamo dovuto abbandonare i locali». Queste le parole di Valerio Lo Muzio dell’ufficio stampa della Bolognina Boxe.

La Bolognina Boxe, palestra del capoluogo emiliano, è una realtà sociale che opera sul territorio dal 2017. Il suo scopo è quello di costruire un polo di boxe popolare di quartiere, accessibile a tutti e tutte, che possa essere un’alternativa alla vita in strada e all’isolamento, che promuova l’abbattimento degli stereotipi di genere e del razzismo e che, allo stesso tempo, costituisca un centro sportivo di livello. La Bolognina Boxe, tra i suoi oltre trecento atleti di diciannove etnie differenti, vanta una campionessa italiana dilettanti e due pugili professionisti, ma ciò che sta più a cuore all’associazione è l’aspetto sociale. Addirittura, i meno abbienti possono allenarsi gratuitamente.

Continua Valerio: «In questi mesi, tra numerose iniziative e allenamenti, abbiamo cercato un dialogo con le istituzioni per fronteggiare il problema dello spazio che ormai da anni abbiamo. Il problema si è aggravato con l’impossibilità di insonorizzare oltre l’insonorizzazione già effettuata, perché ciò avrebbe comportato la chiusura della palestra per sei mesi e un costo di centomila euro.

Le atlete e gli atleti della Bolognina Boxe non si arrendono: «Nonostante le promesse e le false speranze, oggi ci siamo trovati con il divieto di poterci allenare nella nostra palestra. Riteniamo tutto questo inaccettabile e faremo di tutto per non far morire questa esperienza nel silenzio».

Nella giornata del 19 luglio, la Bolognina Boxe è stata ricevuta dal Comune di Bologna, negli uffici dell’assessora allo Sport Roberta Li Calzi in un tavolo di trattativa in cui è stata coinvolta anche l’associazione sportiva Sempre Avanti. «Ringraziamo la Sempre Avanti per averci incontrato – queste le parole dell’ufficio stampa – ma purtroppo nella giornata di oggi ancora non si è giunti a una soluzione. La disponibilità fornitaci dalla Sempre Avanti di accogliere i nostri tesserati agonisti ci vedrebbe costretti a lasciare indietro gli atleti non agonisti».

La Bolognina Boxe continua il dialogo con le istituzioni, confidando a breve in una soluzione idonea. In tal proposito viene risvolto un accorato appello alla città di Bologna, al grido di «aiutateci a trovare una casa per la Bolognina Boxe». L’appello è rivolto a cittadini che hanno disponibilità di uno spazio nei quartieri Bolognina e San Donato da mettere a disposizione dell’associazione sportiva, con utenze e affitto a carico dell’associazione stessa. In attesa di una soluzione, gli allenamenti dei tesserati dell’ASD Bolognina Boxe continueranno all’aperto nel giardino Parker-Lennon di Bologna.

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«Vogliamo che chiunque possa sentirsi realizzato/a e messo/a nelle condizioni di superare i propri limiti, in un ambiente dove lo spirito di collaborazione e solidarietà sovrasta quello individualistico. Vogliamo essere un punto di riferimento e una ricchezza per il quartiere San Donato: dopo tre anni di intensa attività in via Antonio Gandusio ci trasferiamo in Via del Lavoro 17/A per dare vita a una palestra popolare di quartiere che ospiterà diverse discipline oltre al pugilato, come muay thai, yoga e  ginnastica dolce». Una palestra che è stata costruita interamente dal basso, con la solidarietà di molti che ne hanno riconosciuto il valore sociale. Certamente una realtà che deve continuare.

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