Il mondo di Luis, romanzo tra avventura e innovazione

theWise Magazine presenta l’esordio letterario della redattrice Valentina A. Calissano, Il mondo di Luis: un romanzo di avventura e formazione che abbraccia l’innovazione delle case editrici.
Abbiamo incontrato l’autrice per parlare del libro e della modalità di pubblicazione originale, legata alla parte più sociale della rete.

Nel 2011 Calissano pubblica venti poesie per la raccolta Il Melograno, edizioni Auxiliatrix. I componimenti si ispirano ad altrettante opere d’arte scolpite e dipinte da Antonio Mastronunzio.

Da allora in poi l’autrice non ha mai smesso di dedicarsi alla scrittura e collabora, oltre che con la nostra rivista, anche con Just Kids, magazine online di musica, arti e società. Proprio su quest’ultima piattaforma cura la rubrica Il Trip, racconti ispirati da brani e dischi musicali.

Ma entriamo nel vivo del nuovo romanzo, un esordio che unisce il desiderio di avventura con modalità che appartengono ai meccanismi del web. Infatti la casa editrice che ha selezionato il libro, bookabook, prima della pubblicazione apre una campagna di crowdfunding.

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Valentina A. Calissano, autrice del romanzo Il mondo di Luis. Foto: Mirko Gibin.

Che legame c’è tra un romanzo di avventura e le innovazioni del web?

«Quando la casa editrice bookabook mi ha contattata per propormi la modalità di pubblicazione in crowdfunding ho pensato che sarebbe stata una scommessa da accettare. Le raccolte di fondi hanno preso una nuova piega negli ultimi anni, si sono diffuse con molta facilità in tutto il mondo. Ognuno vuole fare la sua piccola parte e diventare sostenitore attivo, dopotutto è molto semplice e veloce. Ed è possibile solo grazie allo sviluppo di internet. Dunque, con la diffusione di tali mezzi innovativi una casa editrice può anche pensare di poter sfruttare l’opportunità.

Il mondo di Luis è un romanzo di avventura e formazione; perché non avventurarsi in forme innovative di pubblicazione? Che io sappia, è la prima volta che i libri da pubblicare vengono scelti dai lettori stessi.
Non è un caso che nel 2015, ad Amsterdam, bookabook sia arrivata finalista al premio Renew The Book, riconoscimento internazionale per l’innovazione in editoria.
E io desidero questo per Il mondo di Luis: desidero che non sia solo il mio libro, il mio romanzo d’esordio. Ho scelto bookabook perché penso che oggi un romanzo può lasciare l’ala dell’autore ancora prima della pubblicazione e diventare un’opera collettiva, fatta di passaparola e di contagioso entusiasmo.

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Un’idea per diffondere la campagna di crowdfunding. Foto di Valentina A. Calissano.

La campagna è iniziata da un mese e i primi lettori non vedono l’ora di ricevere la loro copia! C’è questa attesa euforica che aleggia nell’aria e io stessa sono in contatto con molti sostenitori. C’è molto ingaggio».

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Come funziona la campagna di crowdfunding di un libro?

«Funziona come ogni campagna di crowdfunding. In partenza vengono fissati dei traguardi da raggiungere e un tempo massimo da rispettare. Con bookabook il primo traguardo è rappresentato dal pre-ordine di duecento copie, cartacee o in formato digitale, e il tempo massimo è di cento giorni, ovvero poco più di tre mesi. Se il libro raggiunge l’obbiettivo delle duecento copie pre-ordinate entro i cento giorni di campagna, allora la casa editrice prende in carico la pubblicazione. In caso contrario, il libro non raggiungerà mai il lettore né la distribuzione in libreria.

Questo è l’aspetto tecnico di una raccolta fondi online.
L’aspetto pratico riguarda il lettore, che raggiunge il sito della casa editrice, sceglie il libro che vuole leggere e contribuisce alla sua pubblicazione ordinandone una copia in anticipo sulla stampa. In un primo momento si fida della trama, può leggere la biografia dell’autore, eventuali aggiornamenti e commenti di altri lettori. Ma una volta effettuato l’ordine può accedere alle bozze, il manoscritto del libro ancora non editato.

Lì scocca la scintilla. Leggendo il libro a uno stato grezzo, se vogliamo ancora vergine rispetto all’editing, si crea una complicità tra chi legge e chi ha scritto. Per la prima volta emerge lo stile di scrittura più autentico dell’autore e questo è l’aspetto fondamentale che porta poi il lettore a espandere la rete di sostenitori di un’opera. Il cerchio si allarga, come quando da piccoli ci si avvicina a qualcuno che sta raccontando una storia: vedendo altri seduti uno accanto all’altro ci si accovaccia a terra, gambe incrociate, ad ascoltare la fiaba esposta dal narratore».

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La schermata che si presenta al lettore che vuole sostenere il crowdfunding.

Veniamo al romanzo. Di cosa parla Il mondo di Luis?

«Questa domanda mi mette sempre in difficoltà. Perché Il mondo di Luis non parla di un unico argomento, ma è un intreccio di storie, un romanzo che salta dal genere dell’avventura a quello di formazione.
Due sono le protagoniste del libro: Nina e Jiro. Vivono in due mondi diversi, sul piano fisico, ma le loro storie sono parallele. In apertura sembra che le loro esistenze siano piane, ricorrenti. Sono immerse nelle abitudini, che per una sono tristi e noiose, mentre per l’altra sono sempre bellissime e ricche di emozioni. Ecco, hanno caratteri opposti.
In comune hanno un accompagnatore. Per Nina è un cane, per Jiro una creatura di fantasia. Come in una novella o una favola, questi due animali sono degli aiutanti e la loro presenza è il catalizzatore di tutta l’azione.

Per questo il cane dà il nome al libro, si chiama Luis.

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Uno dei luoghi che ha più ispirato l’autrice. Foto: Valentina A. Calissano.

Il mondo di Luis è nato come un romanzo di formazione. Le protagoniste sono giovani ragazze che, entrando in contatto con le rispettive realtà, imparano a conoscere prima di tutto sé stesse, la loro storia, a comprendere il significato dei loro passati e delle loro origini.
Nina dovrà fare i conti con suo padre, un uomo autoritario che non crede in sua figlia. Il dottor Doravante è una barriera per lei, quasi un nemico. Ma la ragazza è debole, ha paura, non riesce ad affrontarlo. Solo grazie a Luis e alla presenza della sua unica amica, Rachele, riuscirà a trovare un modo e uno scudo per avanzare.
Jiro invece è sicura di sé, passa le sue giornate su un’isola immaginaria accompagnata dal suo amico Silù, finché non avviene qualcosa di inaspettato. Qui Il mondo di Luis rientra appieno nella definizione di romanzo di avventura.

Quando ho cominciato a pensare al personaggio di Jiro ho capito che aveva bisogno di vivere una grande avventura, al di sopra delle sue capacità. Il suo profilo era determinato, audace e forte. Era necessario mettere alla prova tutta la sua incrollabile infallibilità.

Ecco come formazione e avventura sono presenti in tutti e due i mondi».

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hai parlato di due mondi, distinti sul piano fisico. cosa significa?

«Significa che le vite di Nina e di Jiro si svolgono in due luoghi diversi, molto lontani. Due mondi che, in apparenza, non sono in relazione tra loro. Significa che le protagoniste non si conoscono e non si incontrano mai.
Nina vive sulla Terra così come la conosciamo, anche se la città in cui si trova non ha una collocazione specifica nello spazio, può essere una piccola cittadina come un grande capoluogo. Jiro vive proprio su un altro pianeta, in una dimensione che io definisco onirica perché è molto simile al sogno. Ma non posso rivelare altro! Ho già detto troppo».

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Il lungo lavoro di stesura e revisione nel manoscritto vero e proprio. Foto concessa da Valentina A. Calissano.

Torniamo sulla terra, allora. dopo la pubblicazione cosa succede? che progetti Hai per il futuro?

«Scrivere è sempre uno stimolo a scrivere ancora. Quando ho terminato la stesura e la revisione del manoscritto, che è passato da una prima versione su carta, scritto proprio a mano, alla sua versione digitalizzata, avevo già in mente molte altre storie da raccontare.
Al momento sto studiando le fonti per lavorare a un romanzo distopico, ma non mi dispiacerebbe poter pubblicare una raccolta di racconti inediti, che sono il mio pane quotidiano.

Però non voglio limitarmi alla scrittura. Oggi, in particolar modo, credo che la letteratura e l’arte, la cultura in generale debbano farsi sentire di più, non solo raggiungere il pubblico ma coinvolgerlo davvero. Ho in mente dei progetti che mettano in gioco anche voce e immagini, sto sperimentando con forme di podcast e film-making. Spero di riuscire a pubblicare qualcosa a partire da metà settembre e inaugurare la stagione.
Insomma, innovazione non solo tramite Il mondo di Luis, ma anche con altri mezzi.

Tuttavia adesso è bene concentrarsi sulla campagna di crowdfunding. Per pensare al futuro bisogna costruire il presente. Mi auguro che questo esordio letterario venga pubblicato presto e per farlo deve superare l’obiettivo di prevendita».

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