Le figure professionali più richieste ma difficili da trovare: ecco la top 3

Le imprese vogliono assumere ma non trovano personale. Vediamo insieme le tre figure professionali più richieste.

Le offerte di lavoro non mancano: solo a settembre si prevedono 531mila assunzioni. Eppure accade che da un lato le imprese non trovano personale e dall’altro migliaia di persone sono disoccupate. Un paradosso che fino a qualche mese fa era imputato al Reddito di cittadinanza ma ora non più. Il Governo Meloni ha abolito il sussidio proprio perché non è servito, in quattro anni, a creare nuova occupazione.

Le imprese non trovano figure professionali
Le imprese non trovano personale – Thewisemagazine.it

In molti adesso riceveranno il Supporto formazione e lavoro, vero, ma con questo sussidio non si può rifiutare nessuna offerta lavorativa in linea con le proprie competenze. E forse il problema sta proprio lì: nelle competenze. O meglio: nella formazione che non dà le competenze che servono oggi per poter lavorare.

Ecco le 3 figure professionali più richieste

L’Italia vive un grande paradosso: nello stesso tempo le imprese non trovano personale e i disoccupati non trovano lavoro. La colpa, come lamenta il mondo imprenditoriale, non è solo dei vari sussidi ma anche – e forse soprattutto- di una formazione scolastica che non fornisce le competenze che oggi servono per poter lavorare.

Figure professionali più richieste
Tre figure professionali sono super richieste – Thewisemagazine.it

Chiaramente ciascuno di noi deve studiare ciò che ama perché il lavoro, prima ancora che fonte di sostentamento, deve essere realizzazione personale. Altrimenti diventa alienazione. L’essere umano non è una macchina: ha desideri e ambizioni ed è giusto che provi a realizzarle. Va detto però che oggi gran parte degli istituti scolastici non sono in linea con il mercato del lavoro.

Al momento nel nostro paese ci sono tre figure professionali super richieste ma quasi impossibili da trovare, che richiedono grande manualità :

  • attrezzisti;
  • operai;
  • artigiani del legno.

Oggi è più facile trovare un laureato in Lettere costretto a passare da una supplenza all’altra piuttosto che un artigiano, tipo un fabbro o un operaio. Eppure le imprese sono disposte ad assumere anche con contratti a tempo indeterminato. Che fare dunque? La proposta è quella di creare a tavolino figure professionali utili facendo dialogare scuola e imprese.

Per gli imprenditori rilanciare l’economia italiana e creare nuova occupazione sono due obiettivi raggiungibili solo se la scuola e il mondo del lavoro cominceranno a guardare nella stessa direzione, cercando di soddisfare la domanda di personale da parte delle aziende, che al momento rimane insoddisfatta, mettendo in pericolo interi settori della nostra economia.

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