Ottima notizia per gli stipendi: in arrivo aumenti per il 2024

Ci sono buone notizie per il prossimo anno sul fronte degli stipendi e potrebbero riguardare milioni di lavoratori. Ecco il quadro della situazione

Si parla tanto in questo periodo di riforma fiscale ed il governo sta lavorando allo scopo di darvi forma entro la fine del 2023. Al suo interno saranno racchiuse tutta una serie di regole ed agevolazioni rivolte, in particolar modo, ai lavoratori. E molte di queste potrebbero costituire il substrato per dare il via ad una serie di aumenti di stipendi che potrebbe riguardare milioni di persone.

aumento stipendi per il 2024, le ipotesi allo studio
Con la riforma fiscale il governo potrebbe agire sulle buste paga (thewisemagazine.it)

Stiamo chiaramente parlando dei lavoratori dipendenti ed in particolare di quelli che percepiscono al momento i redditi più bassi, i quali potrebbero beneficiare delle conseguenze positive di una serie di interventi pensati proprio per portare nelle loro tasche decine o centinaia di euro in più al mese.

Aumento degli stipendi previsto per il 2024? Le ipotesi allo studio del governo

A tal proposito ed in attesa che si abbiano conferma ufficiali, è intervenuto Giambattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, evidenziando il ritmo di crescita del Pil italiano superiore rispetto all’andamento di quello di altri paesi europei e sottolineando come i dati siano i migliori degli ultimi 14 anni.

Taglio del cuneo fiscale, aliquote irpef, detassazione tredicesima e straordinari
Il taglio del cuneo fiscale potrebbe essere prorogato (thewisemagazine.it)

Con molti stipendi ancora fermi al palo però, occorrono riforme strutturali e l’esecutivo potrebbe metterne in atto alcune puntando su una riconferma del taglio del cuneo fiscale già disposto per buona parte del 2023. Occorrerà valutare la disponibilità di risorse per coprire tale intervento che andrebbe a sommarsi ad altre misure pensate per migliorare la busta paga dei lavoratori.

Lo sgravio contributivo introdotto a luglio dovrebbe essere riconfermato poiché se riportato alle percentuali di giugno darebbe un duro colpo alle buste paga. Si ritiene dunque che il governo mantenga per il 2024 le percentuali attuali, anche se non è chiaro al momento se la riforma sarà strutturale o se si tratterà solo di una proroga.

Per aumentare il potere di acquisto degli stipendi e consentire la ripresa economica del paese si stanno valutando anche interventi quali la detassazione di tredicesima, straordinari e del bonus produttività. In tal modo, insieme al taglio delle aliquote Irpef e degli scaglioni relativi, le buste paga di moltissimi lavoratori dovrebbero farsi decisamente più ricche.

L’ipotesi è di agire sulle mensilità aggiuntive di chi riceve redditi fino a 20mila euro, con una tassazione ridotta al 15% che salirebbe man mano che il reddito aumenta. Per avere certezza in merito agli importi e ai limiti di reddito bisognerà attendere comunque l’approvazione della Legge di Bilancio.

 

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