Pensione troppo bassa? Il metodo per aumentare l’importo: lo scelgono tutti

Ci sono metodi per poter incrementare la cifra corrisposta sotto forma di trattamento pensionistico? Ecco quali sono le due strade possibili.

Riuscire a raggiungere i requisiti per ottenere la pensione è oggi più che mai tutt’altro che semplice; e anche dal punto di vista dei trattamenti anticipati le recenti novità potrebbero incidere negativamente aumentando l’età minima (o il quantitativo di contributi versati) per poter andare in pensione.

I due metodi per ottenere una pensione più alta
Come aumentare la pensione, le due strade possibili (thewisemagazine.it)

Oltre a questo anche gli importi potrebbero cambiare e non in positivo, portando a ricevere mensilmente meno di quanto ci si potrebbe aspettare. Il motivo è il calcolo contributivo legato sia alle pensioni piene che a quelle ottenute mediante Quota 103, che va a penalizzare gli assegni dei neo pensionati o comunque di chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995. Nel caso di Quota 103 inoltre l’importo non potrà superare 5 volte il valore del trattamento minimo.

Pensioni, come incrementarne l’importo? Le due strade possibili consentite dalla legge

Viene dunque da domandarsi se vi siano delle strade per poter incrementare l’importo della propria pensione, ed effettivamente esistono due vie possibili che molti lavoratori stanno cercando di sfruttare per poter ottenere qualche soldo in più a fine mese. Chiaramente stiamo parlando di metodi consentiti dalla legge e che vanno a contrastare le correzioni in negativo applicate dai governi nel corso degli ultimi anni alle pensioni. Le due vie rappresentano una sorta di alternativa alla previdenza classica che aiuteranno a vivere il periodo della pensione in maniera dignitosa e senza dover lottare per arrivare alla fine del mese.

Come ottenere una pensione integrativa o complementare
Pip o fondi negoziali, di cosa si tratta (thewisemagazine.it)

Ebbene stiamo parlando dei Piani Individuali Pensionistici di tipo assicurativo (PIP) oppure dei fondi negoziali. Nel primo caso ci troviamo di fronte a delle forme pensionistiche complementari. Sono le imprese assicurative a istituirle e vi si può aderire su base individuale, anche qualora non si abbia un lavoro. Si tratta di un modo per programmare il proprio futuro andando a versare un importo mensile così da avere in futuro una pensione complementare ad integrazione di quella principale che potrebbe essere insufficiente a vivere con serenità. Il secondo metodo invece parte dal datore di lavoro che decide di destinare, previo accordo con i sindacati, un contributo ad un fondo prestabilito. Sarà dunque il fondo a versare al lavoratore una rendita aggiuntiva quando verrà il momento di andare in pensione. Inoltre il lavoratore potrà anche implementare autonomamente dei versamenti al medesimo fondo.

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