Piangere fa bene al cervello, lo dicono gli esperti: i benefici per corpo e mente che molti non conoscono

Se quando ti viene di farlo cerchi sempre di trattenerti, in realtà devi imparare a lasciarti andare: ecco quali sono i benefici del pianto.

Viviamo in una società che condanna la tristezza e l’amarezza e promuove come unici sentimenti accettati la felicità e il sentirsi realizzati. Per comprenderlo basta andare sui social network, pieni zeppi di scatti che ritraggono momenti sereni e spensierati: guardando Instagram o Facebook sembra sempre che tutti siano più felici di noi stessi. In realtà, però, la tristezza è uno dei sentimenti più universali che esistono e, addirittura, recentemente si è scoperto anche che piangere fa bene: ecco perché.

perché piangere fa bene
Piangere fa bene, la parola degli esperti – thewisemagazine.it

Ebbene sì: da oggi, quando ti verrà da piangere, potrai farlo in serenità poiché non solo è un qualcosa del tutto innato e naturale, da non condannare ma da vivere per metabolizzarlo, ma fa addirittura bene. Ecco quali sono gli studi che lo confermano e quali i benefici a livello fisico e mentale: non sottovalutarli, ti cambiano la vita.

Piangere fa bene: lo studio che lo conferma

Se ci si pensa, dopo un lungo pianto ci si sente più sollevati e meno stressati. Questa sensazione non è un caso: quando il cervello percepisce un determinato stimolo emotivo, invia dei segnali ai nervi e alle ghiandole e quelle lacrimali iniziano a produrre lacrime. Sebbene il pianto sembri un’attività tipicamente umana, in realtà si è scoperto che gli animali hanno un riflesso vocale molto simile al nostro pianto: ecco però quali sono i benefici negli uomini e nelle donne.

Piangere fa bene: lo dice uno studio
Piangere fa bene: lo dice uno studio, ecco quali sono i benefici (thewisemagazine.it)

Innanzitutto, durante il pianto il cervello produce endorfine ed ossitocina, conosciuti come gli ormoni del benessere: dopo il pianto, infatti, si ha la sensazione di riduzione del dolore e si prova una chiara sensazione di pace. Inoltre, piangere riduce lo stress poiché diminuisce i livelli di cortisolo nel sangue, l’ormone associato alla tensione e alla preoccupazione: si rilassano quindi non solo i pensieri, ma anche i muscoli del corpo. A livello fisico, inoltre, il pianto è in grado di regolare la funzione cardiaca, promuovendo uno stato di calma e di serenità maggiore.

Per quanto riguarda le conseguenze sulla salute mentale, il pianto sicuramente ci permette di esprimerci emotivamente e di rilasciare quei pensieri e quelle preoccupazioni che causavano stress e tensione. Per tutti questi motivi, quindi, è importante che nell’educazione dei bambini non si cerchi mai di evitare il loro pianto o di sminuirlo di importanza, poiché è un mezzo importantissimo di espressione del sé e di metabolizzazione delle proprie emozioni.

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