Qualsiasi madre e padre sa quanto sia oggi difficile e costoso mantenere un figlio. Ecco un nuovo aiuto che per molti di loro può fare la differenza.
Le statistiche ufficiali sulla denatalità non fanno che ricordarci quanto sia critica da questo punto di vista la situazione del nostro Paese. In Italia si fanno sempre meno figli, ed è in costante aumento il numero di coloro che scelgono di vivere da soli anziché mettere su famiglia. Tra i tanti motivi all’origine del fenomeno, c’è indubbiamente anche quello economico. Di qui una nuova agevolazione concepita proprio a favore dei genitori con figli a carico.

Anche per quest’anno è stata confermata la Dote famiglia, il contributo destinato ai figli minorenni. L’importo è spendibile per i servizi educativi e di sostegno alla genitorialità, oltre che per i percorsi per il supporto scolastico o l’apprendimento delle lingue straniere, i servizi culturali e turistici, i percorsi didattici e di educazione artistica e musicale, e le attività sportive. Vediamo come funziona nel dettaglio e chi può richiederlo.
Il Bonus famiglia 2024 dalla A alla Z
Il Bonus famiglia è una di quelle misure finanziate dalle singole Regioni, in aggiunta ai sussidi nazionali (vedi l’Assegno unico). A fare da apripista è il Friuli Venezia Giulia con la Dote famiglia, un aiuto riservato ai residenti nel suo territorio che soddisfano determinati requisiti (e cumulabile con l’Assegno unico nazionale) per una serie ben precisa di spese.

Per quanto riguarda gli importi massimi che possono essere riconosciuti con la Dote famiglia del Friuli Venezia Giulia, sono pari a 560 euro per ciascun figlio minore a favore di famiglie residenti in Regione da almeno 5 anni. Si scende a 280 euro per ciascun figlio minore a favore di famiglie residenti in Regione da meno di 5 anni ma almeno 2. E a 100 euro se nel nucleo familiare è presente una persona con disabilità.
Il rimborso è riconosciuto per le spese sostenute per servizi di sostegno alla genitorialità ed educativi, organizzati in orari e periodi extrascolastici (centri estivi, baby sitting, ecc.), di sostegno scolastico (ripetizioni). E ancora: corsi di lingue straniere, accesso ai musei, concerti, teatri, cinema, gite scolastiche e attività sportive.