Fatih Karamgumruk, l’exclave della Serie A in Turchia

Anche in tempo di pandemia, il calciomercato non smette mai di darci qualcosa di cui parlare. A volte si sviluppano degli scenari interessanti, o quantomeno curiosi, che portano vecchie conoscenze della Serie A in un contesto completamente sconosciuto.

In questo caso si parla del Fatih Karamgumruk, una squadra storica del calcio turco. Nata nel 1926, tra le proprie fila vanta tanti calciatori che hanno militato nel campionato nostrano. C’è chi arriva direttamente dal Milan, chi ha avuto una breve parentesi in rossonero per poi andare altrove, chi invece ha giocato nella provincia e si ritrova oggi a Istanbul per vestire la maglia del Fatih Karamgumruk.

Tra questi giocatori spiccano sicuramente i nomi di Andrea Bertolacci, Fabio Borini, Lucas Biglia, ma anche quelli di Emiliano Viviano ed Ervin Zukanovic. Ci sarebbe anche Jure Balkovec, difensore sloveno che tecnicamente non ha mai giocato in Serie A, nonostante il suo cartellino fosse passato nelle mani di Bari, Hellas Verona ed Empoli, prima di approdare in Turchia.

Il Fatih Karamgumruk diventa di fatto un’exclave di calciatori della Serie A all’estero. Non solo, il numero di giocatori del Bel Paese presenti in rosa potrebbe aumentare. Secondo tante testate, ci sono delle voci che riguardano l’attaccante del Cagliari Alberto Cerri, che sarebbe al centro di una contesa tra Besiktas e proprio il Fatih Karamgumruk.

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Fatih Karamgumruk: una Cenerentola del pallone

Ciò che rende tutto affascinante del Fatih Karamgumruk è la sua storia. Si potrebbe riassumere veramente come il vero concetto di Cenerentola calcistica. È una squadra che è stata fondata nel 1926, come detto in precedenza, ed è intitolata al quartiere di Karamgumruk, che fa parte della del distretto di Fatih. Non è tra le squadre di Istanbul più conosciute, dato che nella stessa zona – quella del Corno d’oro – ci sono i due quartieri di Fener e Galata che danno il nome alle squadre di Fenerbahçe e Galatasaray, le più titolate di tutta la Turchia.

Ed è questo che rende la storia del Fatih Karamgumruk ancora più entusiasmante. Provando ad immaginare una cosa del genere in Italia, probabilmente si potrebbe pensare a una situazione in cui un’eventuale terza squadra di Milano – come il Brera FC, che gioca in Prima Categoria – arrivi in Serie A. In effetti, il Fatih Karamgumruk è una squadra storica sì, ma che mancava dalla prima divisione turca da quasi sessant’anni. Ha sempre navigato nelle leghe minori del calcio turco, e solo recentemente ha fatto il doppio salto dalla Serie C alla Serie A. Raggiunge così le altre squadre famose di Istanbul, o se proprio vogliamo chiamarle così – rimanendo nel fiabesco – le “sorelle” nel panorama della massima divisione nazionale.

L’imposta sul reddito e le “scalate” nel calcio turco

Se c’è una cosa che il campionato turco ci ha insegnato è che permette alle squadre di compiere delle scalate importanti all’interno del sistema piramidale della federazione. La motivazione può risiedere nel fatto che in Turchia l’imposta sul reddito per lavoratori è al 15%, tra le più basse in Europa. Questo porta giocatori da tutto il mondo a “impreziosire” il movimento – con qualche défaillance in termini di fair play finanziario UEFA – con nomi abbastanza importanti.

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Queste regolamentazioni hanno influito positivamente anche per le squadre meno blasonate del campionato, che hanno guadagnato sul lato tecnico, acquistando molti giocatori provenienti dall’estero e puntando ad alzare il livello del calcio locale. Il lato negativo sta nel fatto che molti calciatori turchi di prospettiva potrebbero essere estromessi semplicemente da calciatori più pronti, come in Serie A.

Certo, il dislivello tra i due movimenti è nettamente marcato. In questo caso, il campionato turco è un movimento che – come tanti in Europa – tende a esportare i propri talenti piuttosto che trattenerli. A giovare di queste agevolazioni fiscali sono quindi squadre come il Fatih Karamgumruk, che possono permettersi di acquistare giocatori di profilo internazionale senza troppi costi effettivi in termini di ingaggio lordo.

Giocatori come Lucas Biglia infatti, in altri Paesi costerebbero molto di più in termini di bilancio. Specialmente in Italia, un calciatore straniero come il centrocampista argentino con il blocco al decreto crescita costerebbe ancora di più. In Turchia questo genere di problemi non c’è. Difatti la Super Lig turca – tra i campionati principali – è quella con il dato più alto sugli stranieri schierati in campo, con ben il 65,4% dei tesserati dalle squadre turche. E squadre come il Karamgumruk ne possono effettivamente trarre vantaggio. Attualmente il Fatih Karamgumruk è al settimo posto nella Super Lig turca, a sei punti dalla zona europea e a otto punti dal primo posto. Soprattutto, con gli innesti provenienti dal campionato italiano ha ottenuto cinque vittorie e sei pareggi in quattordici partite giocate. Una vittoria è stata particolarmente importante, tra le cinque ottenute: quella contro il Galatasaray per 2-1.

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Una nuova vita nel campionato turco

In questo caso, il campionato turco ha ridato una nuova vita a calciatori come Emiliano Viviano e Lucas Biglia che erano considerati quasi “finiti”, e di sicuro non più adatti per la Serie A. Per Bertolacci e Borini il discorso è pressoché identico. Entrambi arrivati praticamente fuori dal club, hanno scelto di raggiungere la Turchia per rilanciarsi. Sia Borini che Bertolacci hanno ventinove anni e in un contesto come quello del Fatih Karamgumruk possono diventare assolutamente decisivi.

I giocatori ex Serie A hanno dato parecchio per la squadra. Per essere una neopromossa, il Fatih Karamgumruk ha concesso diciassette gol, che la rendono la quarta difesa del campionato a pari merito con il Malatyaspor. Emiliano Viviano, Ervin Zukanovic e Jure Balkovec sono i titolari di questo reparto, che garantisce non solo una buona solidità, ma anche diversi assist. Anche Lucas Biglia, tra gli ex del calcio italiano, sta garantendo ottime prestazioni: in tredici presenze ha messo a segno due reti e un assist per i propri compagni.

Con l’arrivo di giocatori come Borini e Bertolacci, la “colonia” italiana è destinata a diventare ancora più folta. Un eventuale arrivo di Alberto Cerri, calciatore di grandi promesse ma mai effettivamente esploso, potrebbe dare una grandissima mano al tecnico Senol Can nella rincorsa al piazzamento europeo. Un traguardo storico. Andare a mettere il Fatih Karamgumruk nella cartina europea del calcio inevitabilmente alzerebbe l’appeal di una delle squadre meno famose di Istanbul, se comparata alle altre concittadine del campionato turco.

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