Un amore (non corrisposto) per le definizioni o l’arte di imprigionarsi

Nel definire e classificare le identità (di genere, ad esempio) ci si ritrova a giocare il ruolo di Achille nel paradosso di Zenone, senza alcun traguardo da poter portare a casa. Lo spazio di ciò che si può dire è infinito e ci separa dall’obiettivo. Classificare l’infinito non lo renderà più finito, ma solo più problematico. Specialmente se nessuno di noi può considerarsi “normale”.

Deus vult! Le crociate, tra verità e falsi miti

Avidi cavalieri europei si imbarcano in un’aggressione militare proclamata dal pontefice, contro i tolleranti e pacifici arabi che tentano di difendersi dall’ingiustificato attacco guidati dal prode e virtuoso Saladino. Che si tratti del film Kingdom of Heavens o di Age of Empires II: The Age of Kings, la morale della versione in chiave pop delle … Leggi tutto

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